La stretta di mano con Kim Jong-un al confine tra le due Coree. La decapitazione dell’Isis con la morte di al-Baghdadi in Siria. I passi indietro sullo scacchiere...
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Infine, naturalmente, l’impeachment: con la Camera (“democratica”) che approva la procedura nei confronti del presidente e con il Senato (“repubblicano”) pronto a difenderlo ad ogni costo.
Donald Trump entra oggettivamente nella Storia per tante ragioni diverse, giuste o sbagliate che siano.
Il 2019 come una colossale follia.
Il 2020, oramai alle porte, come una follia potenzialmente ancora più grande, lunga da qui fino al prossimo 3 novembre.
Con la stessa Storia che…rischia di essere riscritta, di venire di nuovo stravolta, come proverbialmente accade, insomma, di ripetersi.
Cosa aspettarsi, dunque, dopo tutto ciò che è stato?
In primis, l’assoluzione di Trump al Senato.
Il processo inizierà a gennaio, all’indomani della pausa natalizia, con la ripresa dei lavori del Congresso.
I democratici avranno vita durissima, i repubblicani non mostrano dubbi, figurarsi cedimenti, e la necessaria maggioranza dei due terzi, più che un’ipotesi, è una chimera.
Sarà soltanto una questione di narrazione e di tempo.
Due aspetti comunque fondamentali nella corsa alla Casa Bianca che caratterizzerà tutto il 2020 a stelle e strisce.
Riguardo al primo, infatti, bisognerà capire quanto la sinistra sarà in grado di logorare immagine e popolarità di questo presidente. Per dirla in altre parole: di infangarle entrambe, così da recuperare voti, sottraendone sì al tycoon, ma in particolare ridimensionando il dramma astensione che tanto caro era costato a Hillary nel 2016.
La seconda variabile è sia origine che conseguenza. Ovvero bisognerà capire quanto e soprattutto quando la destra sarà in grado di sbarazzarsi della grana impeachment, così da sottrarre a sua volta all’opposizione la narrazione del cattivo.
La partita si gioca sulle lancette dell’orologio e sulle pagine del calendario.
Gli elettori statunitensi, da una parte e dall’altra, non vedono l’ora di (ri)cominciare.
Il Mattino