Clima, non c'è accordo al G7 energia: stop Usa, niente dichiarazione congiunta

Clima, non c'è accordo al G7 energia: stop Usa, niente dichiarazione congiunta
Il G7 energia, che si è svolto ieri e oggi a Roma, si è concluso senza una dichiarazione congiunta da parte dei ministri dei paesi più industrializzati. Lo ha...

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Il G7 energia, che si è svolto ieri e oggi a Roma, si è concluso senza una dichiarazione congiunta da parte dei ministri dei paesi più industrializzati. Lo ha annunciato il ministro dello Sviluppo Carlo Calenda spiegando che «non è stato possibile firmare una dichiarazione congiunta su tutti i punti» dal momento che «l'amministrazione Usa si trova in un processo di revisione» della politica energetica in particolare sul tema del climate change e dell'accordo di Parigi.


L'Europa accetta l'opinione di tutti ma non accetta passi indietro rispetto agli impegni assunti a Parigi nella lotta al cambio climatico, ha commentato il premier Paolo Gentiloni al termine del vertice EuroMed a Madrid.

La due giorni che si è aperta domenica ha visto molti temi sul tavolo. Tra i principali punti in discussione la sicurezza energetica, il gas naturale, la Cybersicurezza, le Reti elettriche e l'integrazione delle rinnovabili. Si è parlato anche di nuovi driver energetici e delle dinamiche dell'occupazione nella transizione energetica. E poi ancora ricerca e innovazione, transizione ed efficienza energetica. Non poteva mancare la discussione sull'eliminazione progressiva dei sussidi inefficienti alle fonti fossili sui trasporti "low carbon" e sui carburanti alternativi. 

«Non è stato possibile firmare una dichiarazione congiunta dei Paesi del G7 che copre tutti gli argomenti delle discussioni», ha detto il ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda al termine della riunione spiegando che non è stato possibile perché «l'amministrazione Usa sta svolgendo un processo di revisione delle politiche climatiche e quindi si riserva sulla sua posizione. Pertanto non era possibile siglare una dichiarazione congiunta ma un report della presidenza» che vede l'italia Paese di turno. Per gli altri Paesi, ha aggiunto, «restano obiettivi fermi e forti». 


Calenda ha parlato di dibattito «molto costruttivo» e ha assicurato che «non c'è stato alcun tipo di frizione». «Rispettiamo che l'amministrazione Usa è in una fase in cui sta rianalizzando la propria posizione. Non c'è stato alcun tipo di frizione sui singoli punti, l'approccio è stato molto positivo», ha insistito Calenda.

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Il Mattino