Rinviato più volte per impedimenti vari, l'incontro tra i pm romani che indagano su Consip e Michele Emiliano, governatore della Puglia e candidato alla segreteria del...
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«Ancora non sappiamo se e quando Matteo Renzi sia venuto a conoscenza dell'inchiesta. Su questo punto aleggia il mistero più totale», afferma il capogruppo alla Camera, Vincenzo Caso. Mentre l'audizione di Emiliano dai pm, secondo il senatore M5S Mario Giarrusso, «non farà dormire sonni tranquilli a Matteo Renzi e Luca Lotti». Il ministro Lotti, da parte sua, dice: «la serenità che ho dentro, perché conosco la verità e so che verrà a galla, non mi impedisce di continuare a fare il mio lavoro e di provare a dare una mano allo sport in Italia e alle associazione che fanno sport. Ripeto, io credo che alla fine la verità verrà a galla». Sul fronte giudiziario, invece, proprio nei giorni scorsi Romeo ha ricevuto due notizie negative: il tribunale del Riesame ha respinto l'istanza di scarcerazione, mentre la corte d'Appello ha detto «no» alla ricusazione del gip Gaspare Sturzo, chiamato a decidere sulla richiesta di interdizione avanzata da piazzale Clodio nei confronti del gruppo Romeo Gestioni per violazione della legge 231 sulla responsabilità degli enti. Romeo è accusato di corruzione per aver versato a più riprese 100 mila euro a Marco Gasparri, dirigente della Consip, per utilizzarne le funzioni anche alla luce del mega-appalto europeo FM4 da 2,7 miliardi di euro, ancora in corso. Ad inguaiare l'imprenditore, oltre alla confessione di Gasparri, a sua volta indagato per corruzione, il contenuto di intercettazioni ambientali, telefoniche, nonché l'esito di sequestri e perquisizioni eseguiti nell'ambito dell'inchiesta giudiziaria. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino