Ci sono volute oltre sei ore fitte di discussione e di confronto serrato. E nonostante ciò alla fine la decisione di bocciare il referendum elettorale voluto dalla Lega non...
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Referendum bocciato per «eccesso di manipolazione»: ecco cosa significa
Consulta: «Eccessivamente manipolativo»
Per capire sino in fondo le ragioni alla base della decisione della Corte bisognerà attendere il deposito della sentenza, che arriverà entro il 10 febbraio. Quel che è certo già da ora è che la Consulta ha ritenuto inammissibile il quesito perché «eccessivamente manipolativo» nella parte che riguarda la delega al governo, che secondo i promotori del referendum avrebbe consentito «l'autoapplicatività della 'normativa di risultà», come spiega il comunicato della Corte. La Consulta ha sempre ritenuto inammissibile il referendum sulle leggi elettorali, quando si determina un vuoto tale da richiedere una nuova normativa. E lo ha fatto in nome del principio che occorre garantire la costante operatività del Parlamento. In questo caso sarebbe stato necessario ridisegnare i collegi elettorali uninominali. I promotori del referendum ritenevano che si potesse utilizzare l'articolo 3 della legge elettorale vigente che attribuisce al governo una delega per la ridefinizione dei collegi, nel caso in cui - come effettivamente avvenuto - si riduca il numero dei parlamentari.Referendum bocciato, Salvini: «Bocciatura vergognosa». M5S: ora il proporzionale
Una strada che invece la Corte ha ritenuto impercorribile. Sul tavolo della Consulta non c'era solo l'opzione secca tra il sì al referendum e la bocciatura del quesito. Ma anche una terza via: sospendere il giudizio sull'ammissibilità del quesito referendario per intraprendere la via della 'autorimessionè, facendo propri i dubbi di costituzionalità avanzati dalle parti che si erano costituite in giudizio. Gli otto consigli regionali avevano acceso il faro soprattutto sulla legge sul referendum, che consente al capo dello Stato di ritardare solo di 60 giorni l'entrata in vigore del referendum e non sino ad una nuova normativa necessaria per colmare i vuoti e cioè in questo caso ridisegnare i collegi.
Rosso-gialli: avanti col Germanicum
Le associazioni contro il referendum (Attuare la Costituzione e il Coordinamento per la democrazia costituzionale) rappresentate dall'avvocato Felice Besostri invece avevano rilevato l'incostituzionalità dell'attuale legge elettorale.
Il Mattino