Coronavirus, medici Parkinson a Speranza: «Un tavolo per gestire emergenza malattie croniche»

Coronavirus, medici Parkinson a Speranza: «Un tavolo per gestire emergenza malattie croniche»
Un tavolo unitario che stabilisca come gestire le malattie croniche in questo momento di emergenza dovuta al Coronavirus. È la richiesta della Fondazione Limpe per il...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Un tavolo unitario che stabilisca come gestire le malattie croniche in questo momento di emergenza dovuta al Coronavirus. È la richiesta della Fondazione Limpe per il Parkinson Onlus che lancia un appello al ministero della Salute perché affronti il problema dei malati cronici gravi, che non si trovano coinvolti nell'emergenza Coronavirus.



Parkinson, studio italiano scopre una “spia” nella pelle

«Chiediamo al ministero della Salute di attivare un tavolo cronicità che permetta di risolvere queste criticità in maniera omogenea - dice il professor Pietro Cortelli, presidente della Fondazione Limpe per il Parkinson Onlus - Bisogna evitare di fare delle scelte frammentarie, bisogna optare per delle decisioni magari più lente ma stabili nel tempo».

Danni cerebrali: Inghilterra, Scozia e Irlanda del Nord vietano i colpi di testa ai bambini dai 6 ai 12 anni


«In questa situazione di emergenza - spiega Cortelli - i pazienti sanno che non sono in prima linea, ma hanno comunque bisogno di essere ascoltati e seguiti per le loro emergenze». La Fondazione Limpe si è attivata nel frattempo con iniziative che mirano a non abbandonare i pazienti costretti a casa dalle misure restrittive.

Vincenzo Mollica, a Sanremo è standing ovation: «Tg1 casa mia, ora mi tolgo dai c*»


«Abbiamo attivato una chat on line - spiega il professore - che ci permette di seguirli e di rispondere alle loro domande». La prima domanda è «se avere il Parkinson li rende più vulnerabili all'infezione - racconta Cortelli - La risposta è assolutamente no, i fattori di contagio sono indipendenti dalla malattia in sé». Subito dopo, «la domanda cruciale per il malato di Parkinson è come risolvere quello che è un problema fondamentale che è quello di non riuscire a stare fermo - sottolinea il presidente della Fondazione - L'attività fisica è cruciale. Ovvio che in questo momento è molto più importante non farla, ma il problema si può risolvere. Ci sono diversi video che indicano alcuni esercizi necessari e ottimi per tutti i giorni».
Leggi l'articolo completo su
Il Mattino