Corea del Nord, in un video viene distrutta una portaerei statunitense

Cannoni pronti a sparare, missili sulla rampa di lancio, soldati chiamati a combattere e aerei minacciosi in volo. La Corea del Nord ha diffuso un nuovo video di propaganda per...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Cannoni pronti a sparare, missili sulla rampa di lancio, soldati chiamati a combattere e aerei minacciosi in volo. La Corea del Nord ha diffuso un nuovo video di propaganda per esaltare le truppe di Pyongyang che, in questo caso, distruggono una ipotetica portaerei americana. A pubblicare il video è Uriminzokkiri, il principale mezzo di propaganda del Paese, che ha postato la clip sul suo sito web: le immagini mostrano una portaerei Usa, impegnata nelle manovre militari congiunte con la Corea del Sud prima di finire nel mirino ed essere distrutta dalle forze di Pyongyang. Il video di 170 secondi continua con un bombardiere B-1 disintegrato in volo. «Un coltello verrà spinto nella gola della portaerei, il bombardiere cadrà dal cielo dopo essere stato colpito da una pioggia di fuoco - dice la voce narrante, secondo quanto riportato dalla Yonhap News Agency - Ogni tentativo porterà soltanto all'annientamento degli Stati Uniti».

 

La Corea del Nord ha sempre considerato le esercitazioni di Washington e di Seul come la prova generale di un possibile attacco ai vertici del regime e di un'eventuale invasione. Motivo per cui Uriminzokkiri continua a puntare il dito contro le manovre in corso «spacciate come difensive, ma che in realtà hanno come unico obiettivo quello di decapitare la leadership nordcoreana e che, dunque, possono essere equiparate a una dichiarazione di guerra».

All'inizio del mese, in un comunicato diramato dal dicastero degli Affari esteri, Kim Jong-Un aveva fatto sapere che «l'esercito di Pyongyang ridurrà in cenere con i suoi potenti missili gli aggressori e i provocatori e difenderà in modo affidabile la sicurezza del Paese e la felicità del suo popolo nel caso in cui gli Stati Uniti e le forze fantoccio della Corea del Sud sparassero un solo proiettile nel territorio nordcoreano».


Pochi giorni fa il segretario di Stato americano, Rex Tillerson, aveva reso noto che tutte le opzioni sono aperte, inclusa quella militare, se la Corea del Nord continuerà a essere una minaccia alla sicurezza degli alleati e alle stesse basi americane nella regione Asia-Pacifico. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino