Ristoranti affollati, sì, ma di animali di stoffa. I gestori del caffé dello zoo Izu Shaboten a Ito, nella Prefettura di Shizuoka, in Giappone, hanno inventato...
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«È come se stessi pranzando con i capibara, è divertente!», ha commentato con il sorriso sulle labbra al quotidiano giapponese Mainichi Keishiro Yoshimaru, 18 anni, che studia per diventare custode degli zoo. Tomoaki Nakamura, direttore dell'Izu Shaboten Zoo, ha invece spiegato: «Dobbiamo tenere le distanze ma lasciare le sedie vuote mette solitudine. Con questa idea, invece, incoraggiamo i visitatori ad essere cauti creando, però, anche un'atmosfera piacevole». Lo zoo Izu Shaboten è considerato il primo ad aver introdotto nell'inverno 1982 le vasche di acqua calda per i capibara, i più grandi roditori viventi al mondo. I capibara sono paciosi mammiferi originari del Sud America, vivono nelle paludi e nelle zone acquitrinose e somigliano molto ai porcellini d’India.
Ma il caso giapponese non è isolato. Anche a Bangkok, in Thailandia, grazie all'alleggerimento delle restrizioni sul lockdown, da Maison Saigon, un ristorante vietnamita, è facile mangiare in compagnia di peluche di panda. Il proprietario, Natthwut Rodchanapanthkul, era preoccupato che i clienti si sentissero soli e tristi. «Così è più semplice capire dove sedersi, in altri ristoranti le persone sono confuse e rischiano di non rispettare le distanze», ha commentato un cliente a Reuters.
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Il Mattino