Covid, addio a due medici romani: il ginecologo Edoardo Valli e il chirurgo Francesco Cortesi

Da sinistra, il chirurgo Francesco Cortesi e il ginecologo Edoardo Valli
Se ne sono andati lo stesso giorno, il ginecologo dal cuore d'oro e docente a Tor Vergata, Edoardo Valli, 63 anni, e il chirurgo sempre al lavoro, Francesco Cortesi, 58 anni,...

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Se ne sono andati lo stesso giorno, il ginecologo dal cuore d'oro e docente a Tor Vergata, Edoardo Valli, 63 anni, e il chirurgo sempre al lavoro, Francesco Cortesi, 58 anni, oncologo del Vannini. Entrambi sottolineano i colleghi sono rimasti a casa tre, quattro giorni con febbre e dispnea, avevano la stessa età.


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Edoardo Valli, che ricopriva il ruolo di professore aggregato da circa 30 anni, aveva lavorato al Sant'Eugenio e successivamente per 10 al Fatebenefratelli Isola Tiberina, dal 2017 oltre a svolgere attività privata lavorava presso la clinica Santa Famiglia in via dei Gracchi. Era stimato e amato da pazienti e colleghi per la sua umanità oltre che per la professionalità. Lascia la moglie e due figli. Come Cortesi si era ammalato i primi di marzo: febbre e tosse sintomi inequivocabili in questo periodo. «Era adorabile» dice chi l'ha conosciuto, «perché ha fatto nascere tanti bambini» ricordano tante famiglie, «affidabile e premuroso», «una persona speciale, spinto dall'amore della propria professione e dalla vocazione al bene» lo ha ricordato il rettore di Tor Vergata Orazio Schillaci. Ai colleghi al telefono diceva durante la malattia: «Non mi si fila nessuno, forse perché sono medico».

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Cortesi aveva 58 anni, lascia la moglie e un figlio oltre a un grande dolore  tra colleghi e amici. Nel reparto di chirurgia dove lavorava si erano ammalati più di uno (anche una collega è ancora allo Spallanzani), lui aveva subito avuto febbre alta e dispnea, intorno al dieci marzo, Abitava a Vitinia, aveva chiamato i numeri di riferimento della Asl per richiedere un tampone a casa, alla fine non arrivando nessuno dopo diversi giorni si è presentato al pronto soccorso. Tampone positivo e trasferimento allo Spallanzani dove dopo un momento in cui sembrava star meglio ha avuto una ricaduta, Ieri, giovedi 9 aprile è morto. 

«Entrambi - sottolineano rammaricati - avrebbero avuto bisogno di una ospedalizzazione precoce». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino