Covid, democrazia e viaggi: a che punto è la campagna vaccinale negli Usa?

Covid, democrazia e viaggi: a che punto è la campagna vaccinale negli Usa?
57%. Questo il dato, ad oggi, dei cittadini statunitensi completamente vaccinati. Dove per “completamente...

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57%.
Questo il dato, ad oggi, dei cittadini statunitensi completamente vaccinati.

Dove per “completamente vaccinati” si intende con doppia dose di Pfizer/BioNTech e Moderna, o con singola dose di Johnson & Johnson, gli unici vaccini finora autorizzati dalla Food and Drug Administration.

Una percentuale importante, ma tutt’altro che enorme.
Fortemente indicativa di alcuni aspetti che meritano di essere analizzati.


In primis, gli Stati Uniti sono di fatto spaccati in due metà. Due metà che in buona sostanza coincidono con la frattura politica tra sinistra e destra. Da una parte gli Stati democratici, prima “chiusuristi” e oggi devoti ai sieri. Dall’altra quelli a guida repubblicana, prima “aperturisti” praticamente ad ogni costo e oggi (e come sempre) votati alla libertà. Un approccio politico, e addirittura culturale, diversissimo, opposto appunto. Che si fa persino plateale nello scontro tra Casa Bianca e Texas, dove il presidente Biden cerca di imporre l’obbligo vaccinale per le aziende con più di 100 dipendenti, e dove il governatore Abbott vieta invece qualsiasi forma di coercizione per legge. Un muro contro muro che però profuma di democrazia, concetto un po’ smarrito altrove.

In secondo luogo, nonostante la diffusione tutto sommato limitata dei vaccini e una campagna vaccinale evidentemente ferma, negli Stati Uniti nessuno grida a nessuna emergenza. E anzi il Paese sta per riaprire, in particolare per spalancare di nuovo le proprie porte al mondo.

Lo fa dopo 19 mesi di travel ban, il provvedimento che causa Covid ha impedito i viaggi “non essenziali” a stelle e strisce.

Lo fa prima coi vicini di casa Canada e Messico, già a partire dalla prossima settimana, e poi a novembre con Europa e Regno Unito, in una data che tuttavia non è stata ancora ufficializzata (l’ultima indiscrezione che circola tra i corridoi del civico 1600 di Pennsylvania Avenue è il giorno 8, cioè il lunedì all’indomani della Maratona di New York che quest’anno si svolgerà sì, ma a porte chiuse per i soli newyorkesi).

Lo fa, infine, senza fondamentalismi né sanitari né politico-mediatici.

E così, mentre l’Italia degli 80 e più punti percentuali grida al green pass pure per il lavoro e per gli stipendi, e in cui qualcuno strilla di un’ipotetica necessaria soglia alta fino al 90%, l’America rimane divisa, ma ritorna.
Ritorna a vivere.

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Il Mattino