Un gruppo di ricercatori dell’Università di Hong Kong ha confermato un caso di seconda infezione da coronavirus. Un uomo di 33 anni che aveva contratto il coronavirus...
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Coronavirus, dopo quello russo registrato anche primo vaccino cinese testato anche in Canada e Arabia Saudita
Il caso di Hong Kong però è diverso: i ricercatori hanno sequenziato entrambi i virus che hanno infettato l’uomo e hanno verificato che si tratta di due mutazioni diverse, la seconda delle quali molto diffusa in Europa. Questo escluderebbe quindi la possibilità che la seconda positività abbia avuto a che fare con la permanenza del primo virus nell’organismo dell’uomo anche a distanza di mesi. Negli ultimi mesi si è discusso molto della possibilità che si diventi immuni dal coronavirus dopo aver superato una prima infezione, e per quanto tempo lo si resti. L’immunità verso gli altri coronavirus, infatti, tende a sparire dopo un certo numero di mesi.
Lo sviluppo dell’immunità e la sua durata sono due delle questioni più importanti legate allo sviluppo di un vaccino.
Il Mattino