Covid Gran Bretagna: «Se trend non frena, 50mila contagi e 200 morti al giorno»

Covid Gran Bretagna: «Se trend non frena, 50mila contagi e 200 morti al giorno»
Allarme Covid in Gran Bretagna: si rischiano «49mila nuovi casi di coronavirus al giorno» entro il 13 ottobre e 200 morti ogni giorno entro la metà di novembre...

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Allarme Covid in Gran Bretagna: si rischiano «49mila nuovi casi di coronavirus al giorno» entro il 13 ottobre e 200 morti ogni giorno entro la metà di novembre se non si inverte l'attuale tasso di contagi. L'allarme è stato lanciato da Sir Patrick Vallance, consigliere scientifico del governo britannico, nel corso di una conferenza. Vallance ha precisato comunque che non si tratta di una previsione, ma di quello che potrebbe accadere se la popolazione non cambia atteggiamento. L'esperto ha inoltre sottolineato come i contagi stiano aumentando in tutte le fasce di età.


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I medici: prepararsi a inverno duro

Entrambi gli specialisti hanno tenuto a rilanciare un messaggio d'allarme rivolto direttamente alla popolazione, parlando della pandemia come di un'emergenza non risolta e di «un problema che deve coinvolgere tutti». Il tasso dei contagi è tornato a essere «significativamente elevato» in alcune zone del Regno Unito, ha ammonito Whitty, chief medical officer dell'Inghilterra, invitando il Paese a essere pronto a progressive nuove restrizioni sociali mirate. Secondo Whitty, il numero dei morti giornalieri è ancora «relativamente basso», ma potrebbe risalire rapidamente a quota 200 se «la spirale dei contagi rimanesse incontrastata». Non solo: il consigliere medico numero uno del governo Johnson ha pure ammonito i britannici a «prepararsi a un inverno duro», sottolineando che l'elemento stagionale «è contro di noi». «Andiamo incontro - ha spiegato - a stagioni come il tardo autunno e l'inverno che avvantaggiano i virus respiratori, incluso probabilmente quello del Covid oltre a quelli delle influenze» generiche. Uno scenario destinato a rappresentare «un problema collettivo nei prossimi sei mesi, sebbene non a tempo indefinito», ha proseguito indicando l'andamento della situazione in Francia e Spagna come un segnale preoccupante. Whitty ha infine ricordato come «i tassi di mortalità da Covid-19 siano notevolmente maggiori rispetto a quelli dell'influenza stagionale, che uccide in media 7000 persone (nel Regno), 20.000 negli anni peggiori»; e che il coronavirus si è già dimostrato «più virulento di qualsiasi influenza».

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Il Mattino