Covid: vive in isolamento da 14 mesi e risulta ancora positivo dopo 78 test

Un uomo vive in isolamento da 14 mesi e risulta ancora positivo dopo 78 test
  Muzaffer Kayasan, un uomo malato di leucemia che vive a Istanbul, in Turchia, ha chiesto aiuto alle...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

 




Muzaffer Kayasan, un uomo malato di leucemia che vive a Istanbul, in Turchia, ha chiesto aiuto alle autorità, dato che sono 14 mesi che vive isolamento, risultando positivo al coronavirus come dimostrano i risultati dei 78 test consecutivi a cui si è sottoposto, come riporta la televisione locale A Haber.

L'uomo è stato contagiato nel novembre 2020 e da allora non si è più negativizzato, ciò lo costringe a rimanere in quarantena. «Risulto costantemente positivo. [...] Quando chiediamo a scienziati e medici, ci dicono che il mio sistema immunitario è indebolito, perché ho la leucemia, e mi tengono in vita da quattordici mesi con i farmaci che mi prescrivono. È un processo molto difficile», lamenta Kayasan, spiegando di aver avuto un trapianto di midollo osseo riuscito tre anni fa.

Sua moglie e suo figlio gli fanno visita occasionalmente e in seguito risultano negativi al virus. Gli specialisti hanno spiegato al paziente che non ha sintomi, ma che la malattia persiste. Nonostante i rari incontri con i suoi cari, Kayasan si rammarica di non poter incontrare personalmente suo nipote, con il quale comunica solo attraverso dei vetri protettivi o in videoconferenza. «Non posso abbracciare la mia famiglia. [...] Non posso parlare con nessuno. Non è rimasto nulla della mia vita sociale, della mia vita familiare. Il covid-19 ha messo fine al mio modo di vivere», dice Kayasan, che si rammarica di non potersi vaccinare.

 

Leggi l'articolo completo su
Il Mattino