Covid, le restrizioni per i viaggi all'estero dal kit alla quarantena obbligatoria

Covid, le restrizioni per i viaggi all'estero dal kit alla quarantena obbligatoria
L'Australia ha chiuso le frontiere, il Regno Unito ha imposto la quarantena, e non solo: ai viaggiatori che hanno come meta l'Inghilterra o la Scozia è...

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L'Australia ha chiuso le frontiere, il Regno Unito ha imposto la quarantena, e non solo: ai viaggiatori che hanno come meta l'Inghilterra o la Scozia è richiesto l'acquisto di un kit fai-da-te anti-Covid. Che costa 210 pound. E i test obbligatori, da esibire, oltre a quelli da eseguire allo sbarco, vanno ripetuti a distanza di giorni, 2, 5, 8 o 10. Ma non finisce qui. Per le isole Canarie le norme cambiano, si rimanda a questo link.

Paese che vai, restrizione che trovi. Le misure anti-contagi variano a seconda della destinazione prescelta, e di molto. Sono più o meno rigide anche in base ai contagi registrati negli Stati di provenienza, all'età (meno stringenti per i bimbi) e al motivo della partenza. Ad esempio. La Francia, la Spagna , la Germania al momento non frenano gli spostamenti, se non si manifestano sintomi "sospetti". Gli Stati Uniti fanno distinzioni tra immuni e no, se si ha il green pass ovviamente è tutto più semplice.

Le Filippine fanno prenotare 10 notti in una «struttura di quarantena accreditata», dove ripetere il tampone al sesto giorno di isolamento per accertare l’assenza di infezione, ma applicano "sconti" alle persone che hanno completato il ciclo vaccinale proprio nelle Filippine o arrivano dalle aree “verdi”.  La Findalndia, che ha appena aggiornato la sua scheda online e, per dubbi, rimanda alla Polizia di frontiera (al numero +358 (0)50 597 2255, operativo dalle 8 alle 18), propone percorsi diversi se si ha la protezione ridotta o completa, con una o due dosi di Pfizer, Moderna o AstraZeneca.

Dal 27 luglio l'Islanda dai paesaggi incantevoli impone, invece, la pre-registrazione (al seguente link, se non si ha il green pass), un tampone d'ingresso, effettuato entro 3 giorni, e di restare in hotel fino all'esito dell'esame eseguito sul posto, in genere disponibile nel giro di 24 ore, ma l'altolà può durare fino a 5 giorni. 

Ulteriori misure scattano se si hanno contatti con positivi al coronavirus. L'Irlanda, non a caso, chiede la localilzzazione a tutti i turisti. Così la vacanza, rinchiusi in hotel, rischia di diventare un incubo, in caso di imprevisto, come dimostra l'odissea a Malta. Questo senza considerare le altre prescrizioni durante la permanenza all'estero, dalla mascherina alle limitazioni al trasporti, e al ristorante per i non vaccinati, in particolare in Grecia. E, al ritorno, anche l'Italia ha le sue regole sulla quarantena e ha bloccato i voli, tra l'altro, dal Brasile, Sri Lanka, Bangladesh e India.

Le informazioni, in continuo aggiornamento, sono disponibili sul portale istituzionale "Viaggiare sicuri", che consente di scaricare anche un vademecum e propone un questionario per facilitare la consultazione delle pagine suddivise per Paese. Ma la villeggiatura, nell'estate 2021, rimane un grattacapo. Ovunque vale l'avvertenza: «Qualsiasi spostamento, in questo periodo, può comportare un rischio di carattere sanitario».

 

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Il Mattino