Un altro passo avanti per la medicina e la scienza. E' stato compiuto all'ospedale Niguarda di Milano, a conferma che la ricerca in Italia resta un'eccellenza...
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Il particolare sistema portatile per il trasporto del cuore utilizzato dalla struttura meneghina è disponibile solo in 3 centri d'Italia e permette di allungare i tempi di permanenza dell'organo fuori dal corpo. La strategia ha concesso ai camici bianchi 6 ore di tempo prezioso. In questo caso, ha permesso al laboratorio dell'Anatomia patologica di completare tutta una serie di analisi necessarie e impreviste per cui si è ottenuto il via libera all'utilizzo dell'organo. «Questo "bonus" di 2 ore in più ci ha permesso di utilizzare l'organo resosi disponibile presso l'ospedale di Varese. Al momento del prelievo, infatti, ci si è accorti della presenza di un nodulo sospetto per tumore nel polmone del donatore - spiega Claudio Russo, direttore della Cardiochirurgia - Il che, se confermato, avrebbe impedito il trapianto.
Purtroppo i tempi necessari per l'analisi di questo nodulo sarebbero stati incompatibili con la possibilità di preservare la funzionalità del cuore se prelevato con le normali procedure di protezione cardiaca». Ma «grazie al macchinario portatile, che funziona con un sistema di circolazione extracorporea, abbiamo potuto procedere in sicurezza con le verifiche di laboratorio - prosegue lo specialista - Gli esiti fortunatamente hanno escluso la presenza di tumore e questo ci ha permesso di trapiantare con successo il cuore». L'intervento è stato realizzato su paziente di 45 anni, colpito da una cardiomiopatia molto grave, da tempo ricoverato in terapia intensiva.
Normalmente la conservazione dell'organo al momento del prelievo da donatore si ottiene mediante l'infusione di una soluzione a bassa temperatura, a 4 C°, in grado di arrestare il cuore che successivamente viene immerso, non battente, in una soluzione ghiacciata.
Il Mattino