Curriculum gonfiato per il posto da dirigente pubblico, 45enne condannata a due anni di carcere

Curriculum gonfiato per il posto da dirigente pubblico, 45enne condannata a due anni di carcere
Aveva 'gonfiato' notevolmente il suo curriculum vitae ed era riuscita a ottenere un posto decisamente ambito da dirigente pubblico, con uno stipendio annuale da circa...

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Aveva 'gonfiato' notevolmente il suo curriculum vitae ed era riuscita a ottenere un posto decisamente ambito da dirigente pubblico, con uno stipendio annuale da circa 167mila euro. Una volta scoperto l'inganno, però, una donna di 45 anni è finita in tribunale ed è stata condannata a due anni e un mese di carcere.


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Un caso che ha fatto molto scalpore, in Australia e non solo, quello di Veronica Hilda Theriault, una donna di Adelaide che nel 2017 era riuscita a ottenere un importante e ambito posto da dirigente pubblico. Il curriculum presentato dalla donna, d'altronde, era di tutto rispetto e assolutamente adeguato al ruolo, che prevedeva un salario annuale pari a 270mila dollari australiani. Forse anche troppo, visto che la magistratura ha voluto vederci chiaro e gli inquirenti si sono insospettiti analizzando il profilo della donna su LinkedIn.

Nell'account, infatti, comparivano le generalità della donna, insieme a tutte le esperienze lavorative passate e alle sue capacità. Peccato che la foto pubblicata su LinkedIn non fosse quella di Veronica Theriault, bensì quella della modella Kate Upton. Dopo aver scoperto questa stranezza, i magistrati hanno ricostruito minuziosamente il curriculum vitae della 45enne, scoprendo tante incongruenze tra quanto dichiarato dalla donna e i lavori precedentemente svolti.


Alla fine, come riporta anche il portale australiano ABC, Veronica Theriault è stata prima imputata e poi condannata. La 45enne era stata licenziata appena un mese dopo l'apertura dell'inchiesta, anche a causa di alcuni problemi psichici. Proprio le condizioni di salute mentale della donna erano state presentate in tribunale dalla difesa, allo scopo di scagionarla o di mitigare la condanna. I legali di Veronica Theriault, infatti, hanno dimostrato che la donna prendeva dei farmaci per perdere peso e, dopo aver smesso, aveva iniziato ad accusare disagi psichici. Tutto questo, però, non è bastato per evitare la condanna a 25 mesi per truffa, falso in atto pubblico e abuso d'ufficio. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino