«I computer della Farnesina sono stati sotto attacco da parte degli hacker dal gennaio del 2013 fino all’agosto dello stesso anno». È quanto scrivono i...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
I «cervelloni» russi, una volta iniziata la propria analisi, procedono poi alla pulizia tra i file del ministero a partire dal 24 settembre del 2013. Ma intanto, in quei caldi giorni tra agosto e settembre di quell’anno, gli hacker continuavano la propria caccia all’interno dei computer della Farnesina. Cosa cercavano? «Non è possibile sapere tutto», scrivono gli esperti russi. C’è infatti una sorta di buco nero tra i server del ministero che dura per oltre sei mesi. «Purtroppo – ancora scrivono gli uomini di Kaspersky nel rapporto – il 16 gennaio un incidente ha impedito al sottosistema di log di funzionare e quindi non è stato prodotto alcun registro tra quella data e il 30 luglio».
Gli hacker si concentrano su una data in particolare: l’11 settembre del 2013. A capo della Farnesina a quel tempo c’è la ministra Emma Bonino e in quei giorni in Italia non si parla d’altro che dei lavori della giunta per le Elezioni e le Immunità che deve pronunciarsi sulla decadenza di Silvio Berlusconi. L’ex premier decadrà dal Senato un mese dopo con il voto decisivo dell’aula di Palazzo Madama. I primi giorni di settembre invece sono i giorni delle trattative tra l’allora Pdl e il Pd che in quel momento sostenevano congiuntamente il governo di Enrico Letta insediatosi in Aprile.
Nelle ricerche dell’11 settembre gli hacker sono alla ricerca dei file riguardanti gli «impegni internazionali» dell’Italia e dei «consigli e dossier» sull’integrazione europea. Quali rapporti c’era da scoprire in quel periodo tra la Farnesina e la Ue? Impossibile a sapersi.
Continua a leggere sul Mattino Digital Leggi l'articolo completo su
Il Mattino