Dal Grande Fratello 9 alla prigione: arrestati Marco Mazzanti e Lea Veggetti

Marco Mazzanti e Lea Veggetti
ROMA - Sono finiti in carcere a Milano due protagonisti del Grande Fratello 9, arrestati per resistenza a pubblico ufficiale, lesioni personali aggravate e ingiurie aggravate...

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ROMA - Sono finiti in carcere a Milano due protagonisti del Grande Fratello 9, arrestati per resistenza a pubblico ufficiale, lesioni personali aggravate e ingiurie aggravate dallo sfondo razziale. Si tratta di Marco Mazzanti e Lea Veggetti, lui 26 anni, il bello della trasmissione, lei 40, sua ex nella casa della trasmissione, poi lasciata da lui per un'altra partecipante.




I due hanno aggredito il portiere di un albergo di via Benedetto Marcello, un filippino di 52 anni che non voleva fare entrare lei perchè senza documenti, insultandolo poi con epiteti razzisti. Non contenti, hanno aggredito gli agenti intervenuti, mordendone uno.



La più scalmanata è stata proprio Lea Veggetti, che ha perso subito le staffe, con uno show stile “Lei non sa chi sono io” condito con insulti all'uomo della reception, denigrato in quanto «solo un extracomunitario», mentre la donna si sarebbe definita «una famosa giornalista». Urla, strepiti dei due, visibilmente alticci, tanto che dopo una ventina di minuti è scesa un'ospite dell'hotel per chiedere silenzio, data l'ora, quasi le 4. La donna, una trentaquattrenne, è stata raggiunta da insulti da tutti i tipi e poi strattonata da Mazzanti, che dopo averle detto di farsi i fatti i suoi l'ha sospinta verso le scale. A quel punto è arrivata la polizia. Prima un equipaggio, poi un secondo di rinforzo.



La Veggetti si è scatenata quando ha scoperto che i poliziotti le contestavano di non rispettare il portiere e le regole alberghiere. «E voi date ragione a un extracomunitario di m.? Tenetevela quest'Italia di m. con tutti questi extracomunitari di m.». Poi ha dato un ceffone a uno degli agenti mentre Mazzanti cercava di colpirne un altro a testate. La donna, mentre veniva bloccata, ha morso a un braccio un poliziotto, finito al reparto di Infettivologia del Niguarda per accertamenti. Alla fine entrambi sono stati portati in Questura, dove hanno passato la notte nelle camere di sicurezza, loro malgrado, in mezzo a molti extracomunitari. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino