Per avere il reddito di cittadinanza «in cambio» si dovrà lavorare otto ore gratis alla settimana: il vicepremier e ministro del Lavoro e dello Sviluppo...
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Possibile la prossima settimana l'arrivo del 'decreto dignità' (con la stretta sui contratti a termine, le delocalizzazioni, le misure per le imprese e il gioco d'azzardo). Il ministro parte assicurando che sul reddito di cittadinanza «non arretreremo» e che l'intento, appunto, «non è dare soldi a qualcuno per starsene sul divano, ma è dire con franchezza: hai perso il lavoro, ora ti è richiesto un percorso per riqualificarti e essere reinserito. Ma mentre ti formi e lo Stato investe su di te, ti do un reddito e in cambio dai al tuo sindaco ogni settimana otto ore lavorative gratuite di pubblica utilità». Insieme al rafforzamento dei centri per l'impiego. Sul reddito di cittadinanza però il ministro dell'Economia da Lussemburgo non si esprime: «non so a cosa si riferiva - dice riferendosi al titolare del Lavoro - nelle mie discussioni col ministro Di Maio non sono mai entrato in questo dettaglio e non mi è stata mai espressa questa idea, non posso esprimermi né a favore né contro». Intanto si lavora al primo atto del governo gialloverde, il 'decreto dignità' che Di Maio punta a portare in Consiglio dei ministri la prossima settimana: «Eliminerà la burocrazia per le imprese», mandando in soffitta redditometro, spesometro e studi di settore.
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Interverrà nella lotta al precariato, attraverso una revisione del Jobs act, con una stretta sul numero dei rinnovi dei contratti a termine (oggi il tetto è di 5 rinnovi in 36 mesi) e la possibile reintroduzione delle causali, ossia la motivazione per cui una persona viene assunta a tempo determinato (abolite dal decreto Poletti nel 2014).
Il Mattino