Trent'anni di carcere per Dimitri Fricano, il giovane di Biella reo confesso dell'omicidio della fidanzata Erika Preti, uccisa il 12 giugno 2017 in una...
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Secondo l'accusa infatti la coppia avrebbe litigato per futili motivi legati a un rimprovero di Erika per delle briciole di pane che avrebbe fatto cadere per terra e questo era bastato per scatenare la furia omicida del 30enne che ha inferto numerose coltellate alla giovane. Stessa tesi del Pm anche per gli avvocati di parte civile Chiara e Lorenzo Soro, che tutelano i genitori di Erika: «Fricano ha reso una confessione piena davanti al Procuratore di Biella Teresa Angela Camelio, ammettendo di aver ucciso Erika e di aver studiato il depistaggio, dicendo che sarebbe stato un ladro ad uccidere in seguito a una rapina. Circostanza che parzialmente ritratta nella perizia psichiatrica dicendo che non ricorda niente del momento del delitto». L'accusa per Fricano era di omicidio volontario con l'aggravante della crudeltà, oltre che di simulazione di reato per aver inscenato una rapina mai avvenuta. Soltanto dopo più di un mese e mezzo dal delitto, il giovane era crollato e il 22 luglio aveva confessato l'omicidio davanti al procuratore di Biella. Da allora è recluso nel carcere di Ivrea.
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Il Mattino