«Quella di candidarmi alla segreteria è una cosa che sento di fare, necessaria». Lo dice Michele Emiliano nel suo intervento in direzione Pd, che aggiunge:...
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Emiliano ricorda di aver votato Renzi nel 2013 alla segreteria e rivendica: «Non sono mai stato iscritto a una corrente. La tua idea di rinnovare la classe dirigente e riconnettere il Pd con le questioni ambientali mi ha affascinato. Ho iniziato a pensare che qualcosa non andava quando tutte le persone che avevo contro in Puglia sulle questioni di merito, me le sono trovate con te e non avevo più te vicino. Molte volte non sono riuscito a capire dove volevi andare a parare. Il governo non voleva parlare con noi sulle trivelle», ricorda tra l'altro. «Se tu non avessi chiuso le porte, forse non avrei dovuto aspettare il governo Gentiloni per parlare dell'Ilva». Emiliano rimprovera a Renzi diverse cose: «Avevamo detto che non avremmo mai cambiato la Costituzione a maggioranza e invece l'abbiamo fatto. Il referendum costituzionale è stato interpretato come una specie di ghigliottina generale da parte tua: se vinco, azzero tutti gli altri. Lo so che non era così ma l'effetto complessivo è stato inverso». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino