Il lockdown non ha fermato lo spaccio, ma ha fatto esplodere il dramma della droga in molte famiglie facendo crescere la domanda di ingressi a San Patrignano e in molte altre...
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La cocaina si conferma come la droga più usata mentre l'eroina viene sempre più fumata. Tra i 460 arrivati nel 2019 il 92,8 per cento utilizzava coca (88,5 l'anno precedente), l'85,6 per cento derivati dalla cannabis. L'uso dell' eroina è invece diminuito ancora (40,6 per cento contro il 47per cento dell'anno precedente e il 57 per cento di due anni fa), seguita dall'ecstasy (34,1 per cento), ketamina (27,8 per cento), allucinogeni (20,9 per cento) e anfetamine (19,6 per cento). La cocaina non solo risulta la droga più utilizzata, ma è anche la sostanza da cui la persona dipende. Cresce leggermente anche la cannabis come droga primaria, con 9 ragazzi che hanno utilizzato unicamente questa sostanza. «Negli ultimi 10-15 anni si sta osservando in maniera graduale un cambiamento nell'epidemiologia dell'uso di droghe - sottolinea Antonio Boschini, responsabile terapeutico San Patrignano - La cannabis è sempre la prima sostanza con cui si entra in contatto (età media 14-15 anni). Poi segue un periodo di sperimentazione delle droghe sintetiche, nel contesto delle discoteche o dei rave (dai 16 ai 18 anni). Successivamente si entra in contatto con droghe come cocaina e eroina. Quasi tutti coloro che entrano a San Patrignano hanno fatto uso di cocaina e di cannabis. È cresciuto l'uso problematico di alcol, supera il 40 per cento, e quasi tutti oggi sono persone con più di una dipendenza». E si conferma un altro dato preoccupante: in media si entra in contatto con la droga a 15 anni e nell'87 per cento dei casi si comincia prima dei venti anni 20 anni. Un primo contatto che si abbassa a 14 anni quando si parla di cannabis per alzarsi a 18-19 quando si parla di cocaina ed eroina inalata. Analizzando i dati degli ingressi del 2019, a chiedere aiuto alla comunità sono state 82 ragazze (17,8%) e 378 ragazzi (82,2%), con un'età media complessiva di 30 anni. 30 gli ingressi dei minorenni (12 ragazze e 18 ragazzi), ma i giovani continuano ad essere tanti, dato che sono 267 gli under 30, mentre sono 60 gli over 40 (il più anziano un uomo di 52 anni). Un problema tossicodipendenza che continua a colpire indirettamente anche tanti bimbi, visto che dei 460 entrati a San Patrignano, ben 103 (il 22,4%) hanno lasciato a casa almeno un figlio. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino