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Non bastavano l'inchiesta della magistratura sulla responsabilità dei medici per la morte di Maradona (sette indagati per cui è stato disposto il divieto di espatrio, gli interrogatori si iniziano lunedì 31 maggio) e le tensioni tra i cinque eredi del Pibe e l'avvocato Morla sui suoi beni. C'è un altro caso - meno grave, fortunatamente - che riguarda Diego: è il caso del murale disegnato dall'artista Andres Mariani nella sede della federcalcio argentina a Ezeiza, dove si allena la Seleccion, attesa dalla Coppa America, quel trofeo maledetto quasi come il Mondiale, perché vinto per l'ultima volta ventotto anni fa.
La polemica è scoppiata perché l'artista ha pensato bene di mettere l'immagine di Dybala accanto a quelle di Maradona, il capitano della Seleccion campione del mondo '86, e Batistuta, l'attaccante che ha la più alta percentuale realizzativa nell'Albiceleste (0.70 gol a partita).
C'è stato un ex compagno di Maradona, Ruggeri, anch'egli campione del mondo nell'86, che ha adoperato i toni più duri. «Ma cosa ci fa Dybala? Ma come è stato possibile dimenticare protagonisti del Mondiale del '78 come Passarella e Kempes? O Basile, l'allenatore che vinse due volte la Coppa America?». Già, come è stato possibile?
L'intento dei dirigenti federali era quello di caricare i giocatori della Seleccion in vista proprio della Coppa America e delle qualificazioni mondiali. Uno sguardo a Diego, a Batistuta, a Messi, per provare a sentirsi più forti. Ma Dybala - si sono chiesti in tanti - che c'entra?
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