Varese choc, educatrice 30enne segregata e violentata da 4 minorenni

Varese choc, educatrice 30enne segregata e violentata da 4 minorenni
Una notte da incubo per un'educatrice di una comunità di Busto Arsizio (Varese) è rimasta in balia di quattro minorenni, che l'avrebbero minacciata con...

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Una notte da incubo per un'educatrice di una comunità di Busto Arsizio (Varese) è rimasta in balia di quattro minorenni, che l'avrebbero minacciata con un coltello e costretta a subire palpeggiamenti, percuotendola con un bastone e gettandole sul volto urine raccolte in un contenitore.


I quattro ragazzi, il più giovane di 14 anni, sono stati arrestati dalla polizia con l' accusa di violenza sessuale di gruppo aggravata dal ruolo di incaricato di pubblico servizio ricoperto dalla vittima e di lesioni personali. Le indagini sono state avviate dopo che l'operatrice, una trentenne residente nel Milanese, ha presentato denuncia rivolgendosi agli agenti del commissariato di Busto Arsizio. Dall' analisi dei filmati delle telecamere installate negli spazi comuni della comunità, dove vengono accolti minorenni tutti di sesso maschile, è stata ricostruita la notte di terrore vissuta dalla donna tenuta in ostaggio dal gruppo di giovani con gravi problemi comportamentali, in alcuni casi anche di natura sessuale.

Un episodio avvenuto lo scorso 17 marzo, denunciato dopo due settimane dell'educatrice che inizialmente non si è rivolta alle forze dell'ordine anche perché, secondo quanto è stato riferito dagli investigatori, «si sentiva in colpa» e «non all'altezza delle sue responsabilità» per non essere stata in grado di fare fronte alla situazione mentre si trovava, per la prima volta, da sola in comunità nel turno di notte. Dopo averla attirata con una scusa nella stanza di uno di loro, in piena notte, i ragazzi avrebbero iniziato a insultarla e minacciarla con un coltello prelevato dalla cucina, cercando di spogliarla dopo averla immobilizzata. Per impedirle di chiamare i soccorsi i minorenni le hanno sottratto il telefono cellulare. La donna è riuscita a liberarsi e a uscire dalla stanza, rimanendo però in balia dei ragazzi all'interno della struttura.

Nel corso della notte ha continuato a subire violenze, che i giovani nel tentativo di minimizzare l'accaduto hanno definito «scherzi pesanti». L'avrebbero percossa con un bastone, gettandole sul volto urine e sporcandola con il dentifricio. Si aggiravano per le stanze completamente nudi e, nel tentativo di evitare conseguenze, hanno cercato di coprire maldestramente le telecamere. Un incubo proseguito fino alle 6 - quando è iniziato il turno di un altro educatore - sotto gli occhi di altri ragazzi ospiti della comunità che non avrebbero partecipato alle violenze. Supportata dai responsabili della struttura, che hanno offerto «massima collaborazione» agli agenti, in seguito la donna ha deciso quindi di rivolgersi alla polizia.


Attraverso le analisi dei filmati e il racconto dell'educatrice, che ha riportato alcune lievi lesioni, gli agenti coordinati dalla Procura per i minorenni di Milano hanno ricostruito gli episodi. I quattro ragazzi coinvolti in passato si sarebbero già resi responsabili di infrazioni nella comunità, dimostrando un comportamento aggressivo e una «totale incapacità nel rispettare le regole». Nei confronti dei due giovani ritenuti più violenti, un 14enne e un 15enne, è stata disposta la misura della custodia cautelare nel carcere minorile Beccaria di Milano. Per gli altri ragazzi, di 16 e 17 anni, è stato disposto il collocamento in due diverse comunità, allontanandoli dalla struttura dove si è scatenata la violenza. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino