Eleonora Gizzi, scomparsa a Vasto il 28 marzo. Il Dna conferma: il cadavere ritrovato è il suo

Eleonora Gizzi, scomparsa a Vasto il 28 marzo. Il Dna conferma: il cadavere ritrovato è il suo
Segui Il Mattino su Facebook, clicca qui VASTO - Il cadavere rinvenuto martedì scorso sotto il viadotto dell'A14 è...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Segui Il Mattino su Facebook, clicca qui








VASTO - Il cadavere rinvenuto martedì scorso sotto il viadotto dell'A14 è di Eleonora Gizzi, 34 anni educatrice di Vasto allontanatasi da casa il 28 marzo scorso.



La conferma dalla comparazione del Dna tra la saliva dei suoi genitori e il tessuto prelevato dal corpo. Gli esami effettuati all'Ospedale clinicizzato di Chieti hanno fugato ogni dubbio.



A dare la notizia al papà Italo e alla mamma Grazia, il vice questore Cesare Ciammaichella, dirigente del locale Commissariato, che si è recato a casa della famiglia. Solo l'esame del Dna ha potuto stabilire se il cadavere in avanzato stato di decomposizione fosse quello di Eleonora, a cinque mesi dal suo allontanamento da casa. Martedì, la scoperta da parte di un tecnico della Società Autostrade durante verifiche dei piloni dell'A14.



Il papà di Eleonora, Italo Gizzi, accorso subito sul posto (anche se non gli era stato fatto vedere il corpo) non aveva avuto dubbi sin dall'inizio: «Sono certo che sia lei, me lo sento. La cosa che mi tormenta è che è poco distante da casa ma soprattutto sono luoghi che sono stati battuti da chi la cercava». Il luogo del ritrovamento, infatti, è in via Salce, proprio a ridosso di un pilone della A14, in un tratto non visibile ai passanti ma in una zona, seppur decentrata, abbastanza trafficata, meno di due chilometri dall'abitazione della famiglia Gizzi. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino