Europarlamento, Roberta Metsola al Mattino: «La guerra del gas si combatte con le rinnovabili»

Europarlamento, Roberta Metsola al Mattino: «La guerra del gas si combatte con le rinnovabili»
«Stiamo pagando un prezzo per la guerra, per la forza di Putin che per anni noi gli abbiamo lasciato fare qualsiasi cosa volesse. Questa guerra non è contro...

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«Stiamo pagando un prezzo per la guerra, per la forza di Putin che per anni noi gli abbiamo lasciato fare qualsiasi cosa volesse. Questa guerra non è contro l'Ucraina ma e soprattutto contro i valori della pace, della giustizia e della sovranità del territorio che per anni nel nostro continente non era mai stata in discussione». La presidente del Parlamento Europeo, Roberta Metsola, ha commentato la crisi in atto anche sul fronte energetico dopo la chiusura dei rubinetti del gas da parte della Russia nei confronti dell'Europa. La presidente ha risposto ad una domanda nel corso di un incontro tenutosi a Bruxelles con il suo predecessore Antonio Tajani, il quale ha organizzato un meeting tra i suoi elettori e la presidente maltese. 

«Ció che possiamo fare per gli ucraini è continuare ad aprire le nostre case per ospitare i rifugiati. Per quanto riguarda l'energia dobbiamo essere in grado di diversificare i nostri approvvigionamenti investendo maggiormente sulle energie rinnovabili. Ci sono paesi che sono più avanzati di altri, ora dobbiamo trovare la possibilità di trovare risorse nuove e di essere pronti a prendere delle misure immediate e finanziarie per proteggere la nostra società. L'aumento del prezzo del gas non è dovuto come dice la propaganda russa ad un aumento della domanda, ma noi sapevamo che i prezzi sarebbero cresciuti in autunno. Sulle strategie geopolitiche dobbiamo ricominciare daccapo: come Unione Europea dobbiamo essere in grado a prendere il gas da altri Paesi e non più soltanto dai russi. Non sarà facile ma non abbiamo scelta e dobbiamo trovare delle soluzioni».

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Il Mattino