«Sono stanco, ho 44 anni, non ho più voglia di fare le guerre, non cerco più la ribalta mediatica, io oggi non ho una vita perché l'ho sprecata...
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«Quando sei in galera - ha detto l'ex 're dei paparazzì davanti al collegio - fai più fatica a difenderti, io poi ho una maniacalità e una sorta di malattia nella gestione delle mie cose e se oggi avessi la possibilità di entrare nella mia cantina potrei recuperare tutto il materiale sui guadagni delle mie serate e sul resto». Ha sottolineato come le sue società negli anni abbiano «fatturato 17 milioni e ci ho pagato sopra 9 milioni di tasse, non ho portato i soldi all'Isola di Man, io ho sempre e solo lavorato, avevo una bella donna appariscente e poteva sembrare facessi la bella vita, ma lavoravo anche quando mi hanno arrestato l'ultima volta». Con il pm, poi, dopo le scuse c'è stato anche un simpatico botta e risposta. «Vorrei che il pm mi ascoltasse mentre parlo», ha detto Corona e Dolci: «La ascolto, anche se faccio un'altra cosa». E lui: «Anche io riesco a fare così, anche se sono in pochi quelli che ci riescono davvero». Il pm: «Allora siamo in due».
L'ex fotografo dei vip ha ribadito, come già altre volte, che «dopo il 2007-2008 non ho più commesso reati, ma solo l'unico che deve pagare sempre, io firmo autografi in carcere a tutti i detenuti, questo sono io e forse a qualcuno non piace come sono».
Il Mattino