La copertura di Matteo Salvini è totale: il ddl sull'eutanasia, presentato dal M5S, andrà per le lunghe. Parola del leader della Lega che l'altro giorno ha...
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Ma la volontà di far ripartire la gioiosa macchina della propaganda pro life non stavolta non è più solo una questione di coerenza morale, ma di opportunità politica. Mai come in questo frangente internazionale il tema dell'eutanasia sta mobilitando le coscienze, basta solo vedere cosa è accaduto in Francia due settimane fa con il caso Lambert, un uomo in stato vegetativo attaccato alle macchine al quale la magistratura aveva inizialmente imposto la sospensione dell'idratazione e alimentazione. Milioni di francesi si sono mobilitati e anche il Vaticano aveva dato spazio alla voce dei vescovi francesi per salvare Lambert. Alla fine la Corte d'Appello di Parigi ha ordinato la ripresa dei trattamenti. Il buon esito della battaglia francese ha rincuorato tutti. E Gandolfini è andato così a parlare con il cardinale Angelo De Donatis per avere il benestare di piazza San Giovanni (anche se l'uso della piazza non dipende tecnicamente dal Vicariato, il passaggio serviva per capire e sondare il terreno). De Donatis ha ascoltato e rimandato ai suoi superiori. Gandolfini andrà così a parlare con i vertici della Cei la prossima settimana, anche se in Vaticano diversi appoggi li hanno già ottenuti. Papa Francesco qualche giorno fa tuonava, durante una udienza, che la vita va difesa dall'inizio alla fine, che solo Dio è il padrone della vita. Persino sull'aborto ha denunciato una deriva eugenetica visto il ricorso al test dell'amniocentesi. Mesi addietro i radicali hanno pubblicato un sondaggio nazionale dal quale risulta che il 56% degli italiani è a favore della legalizzazione dell'Eutanasia, e un ulteriore 37%, per una regolamentazione dell'accesso a determinate condizioni fisiche e di salute. Tuttavia, sempre la medesima ricerca, faceva emergere un altro dato: un italiano su due non ha alcuna informazione dell'ordinanza emessa dalla Corte Costituzionale lo scorso ottobre. Sullo sfondo i due ddl depositati (uno di iniziativa popolare) e l'altro del M5S, destinato al rinvio nelle more della crisi di questi giorni. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino