Turetta accusato di omicidio volontario e sequestro di persona. «Estradizione entro una decina di giorni»

La sua fuga è durata una settimana. Convalidato il fermo e portato in cella

Filippo Turetta arrestato in Germania, era in auto senza benzina: ora l'estradizione. Il padre: «Speravo in un altro finale»
Vivo, senza più carburante né soldi, remissivo. Filippo Turetta era qui, a bordo della sua Fiat Grande Punto con la carrozzeria nera e il cofano ammaccato, lungo la...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Salvini su Giulia: la famiglia deve fare la famiglia

«Noi come Lega abbiamo fatto la battaglia per l'educazione civica, che adesso è realtà, Lo dico da papà, però: la scuola deve far la scuola, la società la società, le istituzioni le istituzioni, ma la famiglia deve fare la famiglia. Perché è chiaro ed evidente che la scuola non può arrivare ovunque, così come il sindaco o il Ministro. Sono la mamma ed il papà che devono capire se hanno in casa qualcuno che rischia di diventare un problema». Così Matteo Salvini a Reggio Calabria rispondendo ad una domanda dei giornalisti sull'omicidio di Giulia Cecchettin.

Tribunale tedesco: ancora non arrivata la richiesta della Procura

Non è ancora arrivata al tribunale di Naumburg la richiesta della procura generale relativa alla vicenda di Filippo Turetta. «Al momento non può essere comunicato il tempo necessario all'arrivo di una relativa richiesta della Procura generale e all'ulteriore procedura» si limita a confermare una nota del tribunale che è stata distribuita ai giornalisti dal portavoce del Tribunale.

Pm: estradizione entro una decina di giorni

«Nell'ambito di una decina di giorni dovrebbe tornare». È il "pronostico" che il procuratore di Venezia Bruno Cerchi comunica rispetto al rientro in Italia di Filippo Turetta, arrestato in Germania su mandato di arresto europeo, per l'omicidio dell'ex fidanzata Giulia Cecchettin. Se l'arrestato dà il suo consenso alla consegna, come in questo caso, i termini prevedono un rientro al massimo entro dieci giorni.

Tempi autopsia Giulia dipendono da rogatoria Filippo

L'autopsia e gli altri accertamenti irripetibili sull'omicidio di Giulia Cecchettin «saranno, in parte, scanditi dai tempi derivanti dagli atti di rogatoria che sono in corso di predisposizione» vista «la presenza in territorio estero dell'indagato». Gli accertamenti - precisa una nota della Procura di Venezia - prevedono «la necessaria partecipazione» di Filippo Turetta.

«Solo all'esito delle consulenze tecniche e degli ulteriori approfondimenti - conclude la nota - potrà essere meglio chiarito lo sviluppo dei fatti e quindi il più preciso inquadramento giuridico».

Turetta non è stato ancora interrogato

Filippo Turetta «non è stato interrogato, perché per essere interrogato bisogna che si nomini un difensore. Dobbiamo interrogarlo, ma questo potrà essere quando viene consegnato». Lo ha specificato il procuratore capo di Venezia, Bruno Cherchi. «Se i tempi della procedura tedesca fossero lunghi - ha aggiunto Cherchi - potremmo pensare di andare a sentirlo in Germania. Però questo lo vedremo nei prossimi, dunque fino a quando è nella disponibilità della polizia tedesca».

Udienza in Germania ancora non calendarizzata

«Nessun commento»: così il portavoce dell'Oberlandesgericht di Naumburg, il più alto tribunale di giurisdizione ordinaria della Sassonia-Anhalt, ha risposto ai giornalisti che chiedevano informazioni sui tempi e sulle procedure per l'estradizione di Filippo Turetta in Italia.

Il portavoce, Henning Haberland, non ha voluto aggiungere altro e ha rimandato ad eventuali comunicati stampa. Su un tabellone elettronico all'ingresso del Tribunale, come ha constatato l'ANSA sul posto, c'è un ordine del giorno con una lista di tre appuntamenti, nessuno dei quali è in relazione al caso di Turetta.

Pm: ipotesi di reato per Turetta è omicidio volontario

«Il ritrovamento del corpo della ragazza chiaramente necessita il cambiamento del capo di imputazione, che quindi è stato cambiato. È omicidio volontario, allo stato, ma si tratta di una imputazione provvisoria perché dobbiamo fare tutti gli accertamenti tecnici sui luoghi, sui reperti, sulla macchina, dobbiamo sentire la versione dei fatti di Turetta, e solo a quel punto si potrà fare un'impostazione più completa». Lo ha affermato a Padova il procuratore capo di Venezia Bruno Cherchi.

Oltre al reato di omicidio, previsto dall'articolo 575 del codice penale, la magistratura contesta l'aggravante dell'uso di "mezzo insidioso", prevista dall'articolo 577 secondo comma.

Infine, vi è anche l'ipotesi di reato di sequestro di persona, prevista dall'articolo 605 del codice. Lo precisa in una nota la Procura della repubblica di Venezia, sottolineando che «il ritrovamento del corpo di Giulia Cecchettin ha modificato i fatti e, quindi, il loro inquadramento in una fattispecie di reato diversa rispetto a quella contestata in precedenza al Turetta. L'arresto di quest'ultimo, a seguito dell'emissione del mandato europeo da parte della polizia tedesca, ha poi posto un punto fermo nelle indagini».

Turetta, il legale: Filippo non ha reagito, aspettava quasi l'arresto

«Quando Filippo è stato arrestato era a a bordo della sua auto non ha reagito, è come se non aspettasse altro che quel momento». Lo riferisce Emanuele Compagno che difende Filippo Turetta arrestato in Germania, dopo una settimana solitaria di latitanza, per l'omicidio dell'ex fidanzata Giulia Cecchettin. Il legale tedesco «ha detto - spiega il difensore veneto - che l'ha trovato stanco e provato. L'udienza di convalida è stata breve, non ha dato nessun dettaglio sulla fuga».

Leggi l'articolo completo su
Il Mattino