Il Pil dell'Italia nel 2020 subirà una contrazione del 4,7% per poi riprendersi al ritmo del 2,3% nel 2021. Sono le nuove stime pubblicate oggi da Fitch secondo cui...
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L'agenzia di rating è più ottimista di Confindustria, che nel suo ultimo report, prevede un calo del 10% nel primo semestre, che nell'anno diventerà -6%.
Secondo Fitch comunque l'Italia è il Paese dell'Eurozona ad avere i maggiori effetti negativi. Per Spagna, Germania e Francia il calo è infatti previsto intorno al 3,8-3,9%. A livello mondiale, alla luce della «velocità con cui la pandemia di coronavirus si sta evolvendo», la nuova previsione è di una riduzione dell'attività economica globale dell'1,9% nel 2020 con un Pil degli Stati Uniti in calo del 3,3%, l'eurozona in calo del 4,2% e il Regno
Unito in calo del 3,9%.
Per l'Italia - come per tutte le economie principali - è comunque stimato un rimbalzo nel 2021: per il nostro paese la previsione è di una ripresa del 2,3%, pari insomma alla metà del prodotto perso quest'anno, un valore assai
inferiore alla crescita ipotizzata per i nostri partner europei. Segno più anche quest'anno - ma solo del 2% - per la Cina. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino