Fondi Lega, slitta la sentenza del Riesame sul sequestro

Fondi Lega, finita l'udienza: sui sequestri riserva dei giudici, domani la decisione
Si è conclusa l'udienza davanti al tribunale del Riesame sul possibile sequestro di fondi della Lega per risarcire lo Stato dalla maxi truffa sui rimborsi elettorali...

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Si è conclusa l'udienza davanti al tribunale del Riesame sul possibile sequestro di fondi della Lega per risarcire lo Stato dalla maxi truffa sui rimborsi elettorali non dovuti tra il 2008 e il 2010, stimata in 49 milioni. I Giudici si sono riservati di decidere. Il pronunciamento sul sequestro dei fondi della Lega dopo la condanna del senatore Umberto Bossi, dell'ex tesoriere Francesco Belsito e di tre ex revisori contabili del Carroccio per la truffa alla Stato sui rimborsi elettorali dal 2008 al 2010, stimata in 49 milioni, potrebbe avvenire domani.

 
Al momento ne sono stati sequestrati circa tre di milioni. In aula il pm Paola Calleri e i difensori della Lega, gli avvocati Giovanni Ponti e Roberto Zingari. Era stata la Cassazione ad aprile a rinviare al Riesame dopo avere accolto la richiesta della Procura di poter sequestrare fondi del Carroccio, oltre a quelli già trovati. Il sequestro era stato stabilito dal tribunale che, lo scorso anno, aveva condannato Bossi, Belsito e tre ex revisori contabili per truffa.

I giudici potrebbero accogliere quanto stabilito dalla Cassazione e dare il via libera alla procura, anche se questa decisione può essere impugnata dalla Lega; o accogliere la tesi dei difensori del Carroccio che, contro il sequestro, faranno valere anche la sentenza di giugno della Corte di Strasburgo sull'ecomostro di Punta Perotti che condannò l'Italia per aver proceduto alla confisca dei terreni dove venne edificato il complesso senza una precedente condanna dei responsabili. Un altro problema sorge sulla esecutività del provvedimento del Riesame: una parte della giurisprudenza lo ritiene immediatamente esecutivo, mentre altra parte no.


A inizio luglio la Cassazione aveva depositato le motivazioni secondo le quali la Gdf può procedere al blocco dei conti della Lega in forza del decreto di sequestro, emesso ormai un anno fa, senza necessità di un nuovo provvedimento anche per eventuali somme trovate su conti in momenti successivi al decreto. È stato sottolineato, soldi sui conti potrebbero non essere stati trovati al momento del decreto «per una impossibilità transitoria o reversibile», e il pm non deve dare conto di tutte le attività di indagine svolte «altrimenti la funzione cautelare del sequestro potrebbe essere facilmente elusa durante il tempo occorrente per il loro compimento».
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Il Mattino