Si riaccendono i riflettori sul misterioso decesso del ventiduenne di Fragagnano, Lorenzo Miccoli, militare di leva morto il 22 marzo del 1995 nel reparto di ematologia...
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Una successiva perizia medico legale disposta dal tribunale civile di Pesaro, aveva poi stabilito che Lorenzo era morto per «un grave danno epatico tossico da farmaci». Non sufficiente, per i giudici marchigiani, per includere il nome del militare fragagnanese tra gli omicidi riconosciuti e da risarcire.
A cedere alle insistenze della famiglia Miccoli che non si dà pace, è stata la senatrice del gruppo misto Gambaro prima firmataria dell’interrogazione al ministro della Salute che ancora non ha avuto risposta.
Da qui la richiesta al ministro. «Si chiede di sapere – si legge - se il ministro in indirizzo voglia chiarire, alla luce dei progressi della scienza medica, se la riesumazione della salma di Lorenzo Miccoli ed i successivi esami chimico-tossicologici siano utili al fine di acquisire nuovi e determinanti elementi in ordine alla causa del decesso avvenuta a Pesaro il 3 marzo 1995 ed in particolare in ordine all’origine dell’insufficienza epatica acuta che portò alla morte del ragazzo». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino