Si vota fino alle 20 in Francia. Già chiusi i primi seggi in provincia dopo la lunga domenica elettorale per il primo turno della corsa all'Eliseo. Nelle grandi...
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Al voto sono chiamati 45,7 milioni elettori, ai quali si aggiungono i residenti all'estero che sono 1,3 milioni iscritti a votare nelle ambasciate francesi, secondo il ministero dell'Interno. Alle 17 l'affluenza è stata del 69,42%, in lieve calo rispetto al 70,59% del 2012. A mezzogiorno l'affluenza era stata dal 28,54%.
A tenere alta l'affluenza il forte appello contro l'astensionismo: sul Journal du Dimanche personalità come Carla Bruni-Sarkozy (moglie dell'ex presidente Nicolas), Christine Lagarde (direttrice del Fmi), Jean d'Ormesson (scrittore), Laurence Parisot (ex presidente del Medef, la Confindustria francese) si rivolgono ai connazionali affinché oggi si rechino in massa alle urne. «Votez!», «Votate!», è scritto a caratteri cubitali nella prima pagina del Jdd che pubblica l'appello, davanti ai rischi di un'astensione record.
Quattro i candidati principali, che sperano di passare alla seconda tornata decisiva prevista il 7 maggio: sono il leader della destra, Marine Le Pen, che si è impegnata a portare la Francia fuori dall'euro, a tenere un referendum sul momento di lasciare l'UE e fermare l'immigrazione.
Il candidato della sinistra Jean-Luc Melenchon che ha promesso di rinegoziare i trattati dell'Ue sulle politiche di libero mercato. Emmanuel Macron, liberale che secondo i sondaggi sarebbe il favorito, che al contrario, vuole una più stretta unità nell'euro-zona. E il conservatore Francois Fillon anche lui pro-Ue, che promette di ridurre di mezzo milione la forza lavoro del settore pubblico e di ridurre le imposte sul datore di lavoro e i contributi sociali. Fuori dai giochi, secondo le previsioni, il candidato del Partito socialista Benoit Hamon.
Macron ha votato nel comune di Touquet (Nord-Ps-de-Calais), Hamon a Trappes (Yvelines). Questa mattina sono stati visti al seggio anche altri candidati minori come Nicolas Dupont-Aignan (Debout la France, a Yerres), Nathalie Arthaud (Lutte ouvrière, a Pantin), Philippe Poutou (Npa, a Bordeaux), Jacques Cheminade e Francois Asselineau (a Parigi).
Le Pen ha votato nel suo feudo di Hénin-Beaumont. Il presidente in carica Francois Hollande, ha invece espresso la sua scelta a Tulle, nella Francia profonda. Uno voto, quello del presidente uscente, sotto rigide misure di sicurezza. Uscendo dal seggio il presidente ha stretto mani e abbracciato gli abitanti, che lo hanno applaudito. Hollande è stato sindaco di Tulle dal 2001 al 2008, tornerà a Parigi nel pomeriggio.
L'attesa dei candidati. Le Pen a Henin Beaumont, tutti gli altri candidati a Parigi.
La protesta. Un'attivista a seno nudo e con il viso coperto da una maschera raffigurante il volto di Marine Le Pen è stata fermata dalla polizia fuori dal seggio elettorale della candidata alle presidenziali del Front National.
Non è chiaro se si tratti di un'attivista Femen, ma il gruppo aveva già interrotto un comizio di Le Pen a Parigi e su Twitter aveva avvertito che sarebbero «tornate». Un altro ragazzo con uno zaino sulle spalle è stato fermato a terra e portato via. Pochi minuti dopo l'intervento della polizia, sul loro account twitter le attiviste di Femen hanno rivendicato l'azione di disturbo da parte del «Team Marine» fuori dal seggio elettorale della candidata alle presidenziali del Front National, Marine Le Pen, a Hénin-Beaumont.
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Il Mattino