Le conseguenze. Ha raggiunto le 160 unità il numero delle persone alle quali è stato diagnosticato il cancro alla tiroide, che al tempo del disastro nucleare di...
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La prima fase di controlli alla tiroide ha preso il via subito dopo la catastrofe del marzo 2011, e ha riguardato le persone sotto i 18 anni di età, residenti all'interno della prefettura al momento del disastro. La seconda rotazione ha riguardato circa 380mila persone, inclusi i bambini nati nello stesso anno in cui si è verificata la fusione del nocciolo, con il successivo rilascio delle radiazioni.
Il prossimo controllo avrà inizio il primo aprile di quest'anno. Il rapporto della prefettura ha stabilito che «risulta difficile stabilire che i casi rilevati siano direttamente riconducibili all'esposizione delle radiazioni rilasciate dopo l'incidente». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino