Una coltellata vibrata con grande forza alla gola la lama sporca di sangue che si rivolge verso una seconda vittima e la ferisce. E' accaduto fuori da una discoteca a Genova....
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L'ha fatto, ha detto, «per vendicare un amico». E così Pablo è morto sgozzato, dopo una corsa in ospedale mentre fuori dalla discoteca dove il caos era cominciato, continuava la battaglia. Si sono affrontati in 60, due pandillas minori tra le bande di Latinos che mal coesistono a Genova. Tutti più o meno ragazzini che hanno cominciato a litigare dentro la discoteca, hanno continuato fuori armati di coltelli, bastoni e cocci di bottiglia.
Il primo a finire in terra nel sangue è Pablo, poco dopo Diego Armando Veliz Arcalle e anche una ragazza appena diciottenne che ha perso tutti i denti e avuto mascella e mandibola fratturate per un colpo di bottiglia alla faccia. Quando è arrivata la polizia Pablo era a terra vicino a Diego. La corsa in ambulanza è stata inutile. Per lui non c'è stato nulla da fare. Diego, che si teneva la mano alla gola, è riuscito a sussurrare il nome di chi aveva vibrato il coltello. Poi, senza sapere dove fosse Pablo, è finito sotto i ferri all'ospedale Villa Scassi. I chirurghi gli hanno salvato la vita.
La sezione omicidi della squadra mobile di Genova ci ha messo poco a rintracciare Stefen Roland che ciondolava poco lontano da quello che rimaneva della sua notte.
Il Mattino