Morto Gian Luigi Rondi, critico cinematografico ed ex direttore del Festival di Roma

Gian Luigi Rondi
Si è spento nella notte nella sua casa romana il decano dei critici cinematografici e presidente dei David di Donatello, Gian Luigi Rondi. Era nato a Tirano, in Valtellina,...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Si è spento nella notte nella sua casa romana il decano dei critici cinematografici e presidente dei David di Donatello, Gian Luigi Rondi. Era nato a Tirano, in Valtellina, il 10 dicembre 1921, e aveva cominciato la carriera nel 1946 sulle colonne de 'Il Tempo'. È stato direttore e presidente del Festival di Venezia e poi del Festival di Roma. Era Cavaliere di Gran Croce e Grande Ufficiale della Repubblica Italiana e Legion d'Onore di Francia.


Gian Luigi Rondi negli anni Sessanta, pur continuando a scrivere sulla carta stampata, approda in tv con diversi cicli cinematografici dedicati a grandi registi e partecipa a giurie internazionali tra cui Berlino (1961), Cannes (1963), Rio de Janeiro (1965), San Sebastian (1968). Dirige poi, sempre in quegli anni (dal 1966 al 1990) gli Incontri Internazionali del Cinema di Sorrento, che dal 1966 in poi saranno monografici. Nel 1970 fonda il Festival delle Nazioni di Taormina del quale è anche direttore artistico.

Nel 1971 è alla Biennale di Venezia come Commissario e nel primo anno viene chiesto il suo licenziamento per aver messo nella selezione I diavoli alla mostra di Venezia. Carattere per nulla facile nonostante i modi garbati nel 1983 torna alla Mostra di Venezia come Direttore e incorre in un'altra polemica, quella di aver escluso dalla selezione Velluto blu di David Lynch con Isabella Rossellini.

Tra i suoi incarichi il 3 marzo 2011 è stato nominato dal governo Berlusconi commissario straordinario della Siae. Tra le grandi capacità dell'uomo Rondi quello di essere rimasto fino alla fine un uomo ottimista e attivo, la sua idea di giornalismo era a tutto tondo, ma anche la sua ironia non mancava di verve dietro il suo appena accennato sorriso.
Leggi l'articolo completo su
Il Mattino