Ginevra Pisani de L'Eredità accusata di razzismo dopo la denuncia di molestie: ecco cosa è successo

Ginevra Pisani ha recentemente raccontato di essere stata palpeggiata per strada da un uomo. La vicenda è stata descritta via Instagram dove l’ex corteggiatrice di...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Ginevra Pisani ha recentemente raccontato di essere stata palpeggiata per strada da un uomo. La vicenda è stata descritta via Instagram dove l’ex corteggiatrice di Uomini e donne e oggi professoressa de L’Eredità ha ricevuto diversi messaggi di sostegno ma anche accuse di razzismo. Nel raccontare le molestie infatti Ginevra aveva specificato che il colpevole era un ragazzo nero.



 
La riposta della Pisani arriva sempre via social: «Ci sono state molte persone che l’unica parola che hanno capito è stata “nero” – ha fatto sapere -  Una parola di tutto il discorso. Sei razzista, oggi non puoi fare la distinzione tra bianco e nero. Non la puoi dire questa parola. Perché?».



Il termine è stato utilizzato perché sconosceva la nazionalità di origine del ragazzo - «Giuro che se avessi saputo che fosse stato italiano, nigeriano, o srilankese lo avrei detto. Ma siccome non ci ho parlato l’ho denominato nero» - e nulla comunque può giustificare la violenza subita: «Questo non giustifica il gesto e la violenza che si usa. No. Che tu sia bianco, che tu sia nero, giallo o arancione non mi interessa. Nessuno deve toccare nessuno. Neanche il più povero del mondo deve fare del male a un altro perché lo trova giusto».

  Leggi l'articolo completo su
Il Mattino