Bergamo, l'ira di Giorgio Gori: «Distanze e mascherine, non sono bastati centinaia di morti?

Bergamo, l'ira di Giorgio Gori: «Distanze e mascherine, non sono bastati centinaia di morti?
«Non sono bastate centinaia morti nella nostra città? Vogliamo ritrovarci tra un mese di nuovo nei guai? Ve lo chiedo di nuovo: per piacere, metteteci serietà,...

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«Non sono bastate centinaia morti nella nostra città? Vogliamo ritrovarci tra un mese di nuovo nei guai? Ve lo chiedo di nuovo: per piacere, metteteci serietà, impegno e rigore». Va su tutte le furie il sindaco di Bergamo, Giorgio Gori, in un lungo post su Facebook pubblicato nella tarda serata di domenica. Gori sottolinea che troppi concittadini vanno in giro senza mascherine: «Dopo una passeggiata sui Colli, ero tornato a casa rinfrancato - non avevo incontrato una sola persona senza mascherina - poi ho visto le immagini del pomeriggio, di Città Alta e di Largo Rezzara, ho visto tante persone senza mascherina e troppo vicino. L'immagine che ho visto documentava che tante persone non hanno usato prudenza».


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Gori: tre le parole chiave

Le tre parole chiave, continua, «restano distanze (almeno 1 metro), mascherina (obbligatoria) e igiene. Ci sono regole da rispettare per tutti, in primo luogo per gli operatori commerciali e i ristoratori, ma il nostro senso responsabilità - di noi cittadini - sarà fondamentale. E non basta invocare i controlli: se anche avessimo il triplo degli agenti di Polizia Locale non potremmo essere dappertutto a controllare tutti. E comunque non li abbiamo. Li faremo i controlli, ma sta innanzitutto a noi», ribadisce.

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Ironia social sul sindaco dal barbiere. «Adesso è davvero #Fase2». Poche parole ma ben scolpite per il sindaco di Bergamo, Giorgio Gori, che attraverso un post di facebook con la sua immagine dal barbiere nel giorno della ripartenza racconta quello che è stato il desiderio di tanti durante il lockdown: tagliarsi i capelli. Un post che in breve ha raccolto l'approvazione di numerosissimi utenti (3.300 like). Negli scatti il prima e il dopo del sindaco. Nei diversi commenti, la versione 'arruffatà del sindaco ha raccolto più consensi di quella post taglio. «Giorgio ti preferivo con i capelli da dadaista», commenta uno. Gli fa eco un altro: «Signor Sindaco, quel look un po trasandato le donava però...» E di questo tenore tanti altri messaggi.

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Il Mattino