Elezioni, Letta spera nei giovani under 35: «Il Pd è il primo partito tra loro»

Elezioni, Letta spera nei giovani under 35: «Il Pd è il primo partito tra loro»
Nipoti (molto) più a sinistra dei loro nonni. Se alle prossime elezioni votassero soltanto gli under 35, Pd e alleati avrebbero buone chance in più di battere il...

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Nipoti (molto) più a sinistra dei loro nonni. Se alle prossime elezioni votassero soltanto gli under 35, Pd e alleati avrebbero buone chance in più di battere il centrodestra. Lo dice l'ultima rilevazione condotta da Youtrend per Sky Tg24, che fotografa una situazione inedita, almeno rispetto alle Politiche di quattro e di nove anni fa. Lo scettro di partito preferito dagli young voters, gli elettori con meno di 35 anni, non toccherebbe più al Movimento 5 Stelle, come fu sia nel 2013 che nel 2018. No: secondo il sondaggio, il 25 settembre i giovani potrebbero assegnare il gradino più alto del podio al Pd di Enrico Letta. Scelto dal 23,9% dei 18-35enni, contro il 22,7% che i dem totalizzano sull'elettorato complessivo (genitori e nonni compresi). Al secondo posto nelle preferenze di millennial e Generazione Z, Fratelli d'Italia, che conquista il 22,4% degli under 35 (mentre rimane in testa con il 24,1 sulla classifica generale). Terza la Lega, scelta dal 14,6% dei giovani. 

Un sorpasso che pur non riuscendo a colmare il divario tra le due coalizioni, almeno nella categoria young le avvicina un bel po'. Detto in numeri: se il centrodestra stacca il centrosinistra di 19 punti percentuali nei sondaggi generici, considerando solo i giovani la distanza tra i due schieramenti si dimezza, al 9 per cento. Un risultato al quale contribuiscono le performance di Alleanza verdi-sinistra e +Europa, che tra i diciotto-trentacinquenni raccolgono quasi il doppio (o il triplo) dei consensi rispetto alle altre categorie. I rossoverdi infatti qui totalizzano il 5% (contro il 3,2 su base generale), gli europeisti di Emma Bonino invece fanno il 4,5 (contro l'1,6 delle altre fasce di età). 

Nipoti (e figli), insomma, sembrerebbero orientati a votare più a sinistra rispetto ai loro nonni e genitori. Soprattutto, stando ai dati di YouTrend, mostrano di apprezzare poco la proposta di Forza Italia, scelta solo dal 5,1 dei ragazzi contro l'8,7 generale. E chissà che lo sbarco di Silvio Berlusconi su TikTok non possa riuscire a invertire la rotta. Chi per ora da TikTok si tiene alla larga è Enrico Letta, apprezzato dice la rilevazione di YouTrend dal 27% dei giovani (lo supera solo Giuseppe Conte, con il 42%). Numeri che fanno ben sperare il segretario del Pd, che proprio sui giovani ha scelto di puntare per recuperare terreno sugli avversari. Il difficile, però, sarà mobilitarli.

Al Nazareno lo sanno bene: quei ragazzi su cui potrebbero far breccia le proposte dei dem (dallo stop ai tirocini non retribuiti al contribuo sull'affitto per gli under 35, fino alla dote da diecimila euro ai diciottenni) sono gli stessi che con più facilità potrebbero disertare le urne. Per l'istituto Piepoli, ad esempio, alla fine voterà soltanto la metà di loro, il 52%. Anche perché molti (5 milioni secondo le stime) sono studenti fuorisede. Chiamati ad affrontare trasferte lunghe e spesso costose per recarsi al seggio nel Comune di residenza. 

Un problema segnalato anche dal politologo Roberto D'Alimonte, secondo il quale in ogni caso è difficile stabilire chi sconterà di più la mancata partecipazione alle urne dei fuorisede perché il dato «non è rilevabile». «Noi avevamo cominciato a lavorarci con delle proposte in discussione ribatte Chiara Gribaudo, responsabile Giovani del Pd Poi però hanno fatto cadere il governo...». Per la deputata dem, il fatto che i ragazzi sembrino intenzionati a premiare il centrosinistra vuol dire che «hanno letto il nostro programma. Che prevede salario minimo, contributo sugli affitti e potenziamento del fondo mutui per la prima casa, per aiutarli a essere autonomi». E poi l'attenzione ai diritti, un tema «fondamentale» per i giovani che «è anche la bandiera del Pd»: «Matrimonio ugualitario, diritto alla salute mentale, diritto all'ambiente». Ma per portarli davvero a votare, i ragazzi, come si fa? Bisogna puntare sui social? «Noi preferiamo ascoltarli e costruire proposte concrete». Anche tenendo contatti con il mondo studentesco: «Sabato spiega Gribaudo sarò a Bologna per un incontro con gli universitari». Perché gli under 35, insiste la deputata dem, non basta «prenderli in giro con un video di due minuti. A TikTok conclude Gribaudo noi preferiamo i contenuti». 

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Il Mattino