BRUXELLES Si chiamerà Economia e non Affari economici il portafoglio di cui è responsabile l'ex premier del pd Paolo Gentiloni. La cosa certa è che si...
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Migranti e conti, la missione di Conte per nuove regole
Ue, ecco la lista completa dei commissari della squadra di Ursula Von der Leyen
IL MODELLO
Il modello seguito dalla Commissione Juncker viene così replicato. Sia Gentiloni che Dombrovskis sono ex premier, ma la Lettonia non è l'Italia. Tuttavia, mentre negli ultimi 5 anni Dombrovskis era uno dei tanti vicepresidenti, ora sta nella rosa dei tre superpresidenti subito sotto von der Leyen, insieme al socialista olandese Timmermans (clima) e alla liberale danese Vestager, vera punta' del nuovo esecutivo Ue che conserva la concorrenza. Sotto Juncker Dombrovskis rappresentava l'ala più rigorista', Moscovici era favorevole a riforme coraggiose della governance economica. Come lo schema sarà rieditato lo vedremo presto. Questo è l'equilibrio raggiunto per rispondere alle perplessità se non a qualche opposizione (dal fronte del Nord') alla scelta di Gentiloni per quel portafoglio visti i trascorsi dell'Italia, nell'ultimo anno in aspro contrasto con le regole di bilancio, e l'enorme debito pubblico nazionale. Richiesta di commentare la volontà del governo di cambiare il patto di stabilità, Von der Leyen è stata esplicita: «Gentiloni dovrà collaborare strettamente con Dombrovskis e ricorso che lo stesso ministro dell'economia Gualtieri conosce perfettamente le regole e quali sono le aspettative dei paesi: se le rispetteremo staremo meglio tutti». Poi scrive nella lettera di incarico a Gentiloni: «Dovrai assicurare l'applicazione del patto di stabilità usando la piena flessibilità permessa dalle regole».
Nessun via libera automatico agli sconti. In ogni caso, ha sottolineato von der Leyen, le decisioni sono collegiali, ogni commissario non rappresenta il proprio paese ma «l'interesse europeo». Gentiloni, che sarà competente anche del programma di investimenti per la crescita e del regime Ue di assicurazione contro la disoccupazione (tutto da costruire), ha dichiarato: «Mi impegnerò per contribuire al rilancio della crescita e alla sua sostenibilità sociale e ambientale. Cercherò di onorare l'Italia lavorando nell'interesse di tutti i cittadini europei e in costante raccordo con il Parlamento europeo e le istituzioni dell'Unione».
L'assetto generale della nuova Commissione riflette le aspettative con alcune eccezioni. Viene confermata la triade' dei vicepresidenti esecutivi. Sotto ci saranno 5 vicepresidenti normali', poi vengono i commissari. La francese Sylvie Goulard si è aggiudicata un settore importantissimo per la Francia (industria/difesa/mercato interno): alla fine essendo Parigi (come Berlino) interessata alla riforma delle regole di concorrenza sarebbe stato troppo affidarla a una francese. Altro portafoglio di punta il commercio, affidato all'irlandese Phil Hogan. Emergono la socialista portoghese Ferreira (coesione/riforme) che si aggiudica il futuro bilancio dell'Eurozona che si presumeva sarebbe rientrato nelle competenze degli affari economici e il popolare greco Margaritis Schinas (5 anni a fianco di Juncker come portavoce), che si occuperà di immigrazione. Proprio sui migranti, von der Leyen ha indicato che la riforma delle regole di Dublino sull'asilo vanno riformate: «La solidarietà non può dipendere da una posizione geografica».
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Il Mattino