«Certo che è possibile». Così il capogruppo del Pd al Senato Andrea Marcucci ha risposto ai cronisti sulle possibilità di raggiungere un accordo...
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Il primo contatto fisico tra M5S e Pd è in programma oggi pomeriggio alla Camera alle 14. Non ci sarà lo streaming, come nel 2013. La delegazione PD sarà composta dai capigruppo Graziano Delrio e Andrea Marcucci, più i vicesegretari Paola De Micheli e Andrea Orlando.
«Tra poco cercheremo di capire il perimetro di un possibile accordo con il Pd», dicono i vicecapogruppo M5S di Camera e Senato, Francesco Silvestri e Gianluca Perilli
Di Maio: Pd già litiga. «Questi già litigano, li conoscevamo abbastanza, purtroppo.. si chiarissero un pò le idee».
«L'ipotesi di un governo Pd m5s sta facendo rabbrividire cittadini e imprenditori: qualcuno sta pensando di riportare al governo chi gli italiani hanno cacciato dalla porta. Le vie del Signore e della Lega sono infinite: rivedere al governo le Boschi e i Renzi no, c'è un minimo di dignità da preservare». Così Matteo Salvini su Fb.
«Per l'Italia faccio tutto ma non chiedetemi di andare con Renzi, con la Boschi, o i Casini e le Boldrini», ha proseguito il leader della Lega su Fb. «La situazione politica è piuttosto confusa, la via maestra è sempre quella delle elezioni quando non ci sono maggioranze chiare. Oggi ci sarà un incontro tra vertici del Pd e i Cinque stelle; mi auguro nessuno pensi di lasciare l'Italia in mano a un partito che ne ha combinate di cotte e di crude», ha proseguito Salvini, riferendosi al Pd.
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«La sovranità appartiene al popolo se non ci sono maggioranze. Se si vota in autunno di governi ne fai due non uno, se voti a inizio novembre entro il mese ha il nuovo parlamento e il governo ed entro dicembre la manovra». Infine Salvini ha ricordato che ieri è stato pubblicato il provvedimento che dà risarcimenti immediati a chi è stato truffato «da banchieri disonesti e non voglio ricordare chi c'era al governo» quando accadde. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino