«Oggi possiamo chiudere». Come al solito Luigi Di Maio si mostra ottimista, anche perché sa che se dovesse fallire la trattativa sul governo la prossima volta...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
LEGGI ANCHE: Salvini e Di Maio divisi dall'ipotesi del voto anticipato
LEGGI ANCHE: Contratto M5S-Lega: dal debito cancellato alla linea filo-Putin, è giallo sul programma
E questo perché nelle ultime ore Matteo Salvini, stanco ed esasperato, tentato di andare spedito alle elezioni anche a costo di pagare il prezzo del naufragio governativo, avrebbe cominciato a prendere in considerazione l’ipotesi della staffetta. Ma in base alle ultimissime indiscrezioni, a passarsi il testimone a Palazzo Chigi potrebbero non essere i due leader, bensì altri due esponenti di M5S e Lega.
Salvini nei giorni scorsi ha più volte scartato l'ipotesi di avviare un governo a guida Di Maio per poi prenderne il posto in un secondo momento. Il capo lumbard, infatti, non avrebbe alcuna garanzia di poter raccogliere il testimone: se il matrimonio con i 5Stelle dovesse fallire, il giro da premier l’avrebbe fatto solo il leader grillino. Ma dopo 70 giorni di tira e molla e con i premier terzi bruciati sull’altare dei veti, si è fatta strada l'idea della staffetta tra "numeri due".
Ad avere la precedenza sarebbero sempre i 5Stelle ma la Lega otterrebbe ministeri pesanti (Difesa, Interni, Economia, etc.) e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio: ruolo chiave in qualsiasi governo. Insomma, comanderebbe Di Maio, ma Salvini avrebbe modo di controllarlo. Del resto la fiducia non è al primo punto dell’agenda di governo: «Vogliamo un contratto e non un’alleanza», ha detto ieri il capo grillini, «perché degli altri non ci fidiamo». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino