Sarà Marco Minniti o Matteo Salvini il ministro dell'Interno del prossimo governo? Se il centrodestra conquistasse la maggioranza assoluta cosa possibile, ma allo stato...
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Ipotesi per niente esclusa in privato dallo stesso Renzi. Sia lui che Berlusconi che Salvini che Meloni dicono in questi giorni che la soluzione obbligata sarebbe un immediato ritorno alle urne. Ma la tradizione parlamentare esclude che senatori e deputati appena eletti vogliano impegnarsi in una nuova campagna elettorale che ne decimerebbe le file, anche per l'assalto alle liste degli esclusi e dei traditi del 4 marzo. Una maggioranza trasversale potrebbe già eleggere i presidenti delle Camere e non è detto che questa non possa essere la madrina di un nuovo governo. In ogni caso, le «elezioni subito» non potrebbero celebrarsi realisticamente prima di ottobre.
Ai fini di una maggioranza trasversale non va sottovalutato il movimentismo di Luigi Di Maio. I sondaggi continuano a blindare il Movimento 5 Stelle tra il 27 e il 28 per cento. La storia dei mancati rimborsi, pessima per l'immagine del partito, non sembra averne scalfito il consenso elettorale. Il voto al M5S è frutto della sfiducia in tutti gli altri partiti, più che della fiducia nei suoi dirigenti. E a chi lamenta il mancato versamento di un milione e mezzo nel fondo per le piccole imprese, è facile a Di Maio rispondere che altri 23 milioni sono stati donati. Questi elettori sono del tutto disinteressati alle capacità di governo del Movimento: non guardano alla casa da costruire, ma a quella da abbattere. Dunque.
L'assenza di una coalizione condanna il partito di Grillo a prendere un numero di seggi dimezzato rispetto al numero dei voti. È perciò molto improbabile che Di Maio possa formare un nuovo governo. Al tempo stesso il M5S non può permettersi un'altra traversata nel deserto di cinque anni. Ecco dunque la disponibilità a collaborare. Con chi e come si saprà a suo tempo. È interessante per ora contare il numero degli «impuri» che espulsi dal Movimento saranno comunque eletti. Questo gruppo potrebbe arrivare a non meno di dieci persone e potrebbe integrare con voti decisivi un governo di grande coalizione. Essi faranno di tutto per impedire lo scioglimento delle Camere che segnerebbe quasi certamente la fine della loro vita politica. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino