Guerra al fumo in Campania: la Regione approva nuovi divieti Ai trasgressori multe fino a 550 euro

Guerra al fumo in Campania: la Regione approva nuovi divieti Ai trasgressori multe fino a 550 euro
Il Consiglio regionale della Campania ha approvato la legge sulla lotta al tabagismo. La legge è stata votata all'unanimità con 37 favorevoli su 37. Il testo...

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Il Consiglio regionale della Campania ha approvato la legge sulla lotta al tabagismo. La legge è stata votata all'unanimità con 37 favorevoli su 37. Il testo prevede disposizioni con lo scopo di ridurre ulteriormente i danni per la salute derivanti dal fumo di tabacco attivo e passivo, la diminuzione del numero di fumatori attivi, la riduzione dell'impatto ambientale causato dagli scarti del fumo di tabacco. La legge prevede l'estensione del divieto di fumare nelle strutture sanitarie anche nelle aree immediatamente limitrofe agli accessi e ai percorsi sanitari, appositamente individuate dai responsabili delle strutture stesse e opportunamente segnalate, e le aree aperte di pertinenza delle scuole. Con sanzioni fino a 550 euro, se viene infranta la normativa in presenta di minori di 12 anni e donne incinte.


La Giunta regionale, entro 90 giorni dalla data di entrata in vigore della legge, acquisito il parere della commissione consiliare competente, dovrà predisporre un piano regionale triennale per la lotta al tabagismo. Il piano prevede interventi riguardanti la prevenzione del tabagismo attraverso la promozione di stili di vita sani e liberi dal fumo nella comunità, l'assistenza ed Il supporto alla disassuefazione dal tabagismo, prevedendo l'accesso gratuito ai servizi aziendali per la cura del tabagismo e per smettere di fumare, la valorizzazione dell'ambiente contro l'inquinamento causato dai rifiuti generati dal fumo, il rispetto del divieto di fumare nei luoghi pubblici e di lavoro, la tutela dei non fumatori.

La Regione, secondo quanto previsto dalla legge, «promuove misure atte a consentire la raccolta degli scarti del fumo in appositi contenitori nel luoghi di aggregazione per evitare la loro dispersione nell'ambiente. Tali raccoglitori sono disposti comunque a una distanza tale da consentire la fruizione di tutti i luoghi pubblici da parte dl minori e non fumatori al riparo dal fumo passivo». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino