Guerra nucleare. «Usa e Nato si preparano al rischio di incidenti chimici e biologici»: rivelazione dell'intelligence americana

Guerra nucleare. «Usa e Nato si preparano al rischio incidenti chimici e biologici»: la rivelazione dell'intelligence americana
Guerra nucleare e armi chimiche, aumenta la paura. Perché? Gli Stati Uniti e la Nato, ad esempio «si stanno preparando al rischio di incidenti nucleari e...

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Guerra nucleare e armi chimiche, aumenta la paura. Perché? Gli Stati Uniti e la Nato, ad esempio «si stanno preparando al rischio di incidenti nucleari e biologici russi», riporta l'agenzia Bloomberg citando funzionari dell'amministrazione Biden, secondo i quali i preparativi includono anche posture di deterrenza. Il G7 si appresta a mettere in guardia il presidente russo Vladimir Putin sull'uso di armi chimiche o nucleari in Ucraina: questo emerge dalla bozza del comunicato finale dell'incontro, riportata sempre dall'agenzia Bloomberg. I leader dei sette paesi si impegnano a continuare a imporre «severe conseguenze» sulla Russia con l'attuazione delle sanzioni già decise, e sono pronti ad adottare ulteriori misure.

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GLI SCENARI - «Dobbiamo pensare a tutte le opzioni possibili» e «dobbiamo prepararci per questo», per un possibile uso delle armi chimiche da parte della Russia in Ucraina. Lo ha affermato il primo ministro olandese Mark Rutte arrivando al vertice dei capi di stato di governo della Nato a Bruxelles. «Stanno anche dicendo che stavamo pianificando un attacco chimico e, naturalmente, questa è una notizia totalmente falsa e questo deve essere molto chiaro e deve anche essere chiarito al mondo esterno».

«Penso che sia cruciale che ci incontriamo oggi - ha detto più in generale Rutte -. Questo vertice della Nato è tutto sulla perseveranza. Siamo qui per il lungo periodo se necessario e speriamo che non sia necessario, ma abbiamo bisogno di perseverare nelle sanzioni, nel fornire sostegno militare, dove possiamo sostegno umanitario», ma anche la perseveranza a rafforzare il fianco orientale della Nato, «quello che stiamo facendo nei Paesi Baltici, in Polonia, in Slovacchia, in Romania e in Bulgaria, negli altri Paesi del fianco orientale».

CHERNOBYL - Intanto è sotto controllo la maggior parte dell'incendio sviluppatosi nell'area vicina alla centrale nucleare di Chernobyl, ha riferito il Ministro dell'ecologia e delle risorse naturali Ruslan Strelets. Nell'area nelle ultime due settimane si erano registrati più di 30 incendi.

 

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Il Mattino