Guerra in Ucraina, Hillary Clinton senza freni: «Fermare Putin a tutti i costi»

Guerra in Ucraina, Hillary Clinton senza freni: «Fermare Putin a tutti i costi»
«Double down». Raddoppiare, rilanciare, insistere. Hillary Clinton elogia Joe Biden, ma va parecchio oltre, e senza...

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«Double down».


Raddoppiare, rilanciare, insistere.

Hillary Clinton elogia Joe Biden, ma va parecchio oltre, e senza freni, in un’intervista rilasciata alla NBC durante la quale non si perde in giri di parole per scandire un concetto molto semplice:
«Putin va fermato a tutti i costi».

Buona la risposta all’invasione dell’Ucraina, insomma.
Ottima la cascata di sanzioni a danno della Russia, esclusa dal sistema SWIFT e «assolutamente da non riammettere nel circuito delle organizzazioni internazionali».
Necessaria la fornitura di aiuti, auspicandone addirittura di «letali» con chiaro riferimento all’invio di armi, per «consentire ai coraggiosi ucraini di difendere non soltanto il loro Paese, ma l’Europa, la democrazia e la stabilità globale».

L’ex segretario di Stato dell’era Obama, dunque, approva a pieni voti il lavoro di quella Casa Bianca che tanto a lungo ha sognato.

Eppure sottolinea, in una raffica di affermazioni persino più nette, che tutto questo non basta.

«L’unico modo per fermare il bagno di sangue e di terrore cui stiamo assistendo in Ucraina è fare qualsiasi cosa che imponga a Putin perdite ancora più gravi».

Non azzarda l’espressione “intervento militare”, ma dietro a quel «qualsiasi cosa» si (mal) cela tutto un mondo.

Del resto, proprio nelle vesti di segretario di Stato, la stessa Clinton non ha mai un granché esitato a prendere certe iniziative.

Né si nasconde affatto nel rispondere a una domanda sul ritiro Usa dall’Afghanistan, che bolla come un errore, come un evidente segnale di debolezza che avrebbe a suo dire spianato la strada agli atteggiamenti di Putin e di Xi Jinping.

In definitiva: accelerare lo stop di gas e petrolio russo.
Ma pensare, molto molto seriamente, anche a tutto quanto il resto.

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Il Mattino