Sito di Hima in Arabia Saudita è patrimonio Unesco: arte nella roccia da millenni sulla rotta dei viaggi commerciali

Sito di Hima in Arabia Saudita in patrimonio Umanità Unesco: arte nella roccia da millenni sulla rotta dei viaggi commerciali
È entrata a far parte dei siti patrimoni mondiale dall'umanità dell'Unesco l'area culturale di Hima, in Arabia Saudita, nella parte sud-occidentale...

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È entrata a far parte dei siti patrimoni mondiale dall'umanità dell'Unesco l'area culturale di Hima, in Arabia Saudita, nella parte sud-occidentale del Paese tra Najran e Wadi Addawasir. L'area, riporta il quotidiano The National, ospita uno dei più grandi patrimoni di arte nella roccia al mondo ed è diventata il sesto luogo del Paese nel novero dell'agenzia Onu.

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«Il nuovo sito iscritto nella lista Unesco è l'area culturale di Hima, in Arabia Saudita!», ha twittato l'Unesco. Hima ospita oltre 34 siti che hanno iscrizioni nella roccia e nelle mura sulla rotta delle antiche carovane arabe.  L'area ha una collezione di immagini nella roccia che ritraggono scene di caccia, la fauna, la flora e gli stili di vita in una continuità culturale di 7.000 anni, sottolinea l'Unesco.

 

 

«Viaggiatori ed eserciti che hanno attraversato l'area - spiega l'agenzia nella sua descrizione - hanno lasciato un patrimonio di iscrizione e incisioni rupestri attraverso i secoli fino alla fine del XX secolo, la maggior parte dei quali sono conservati nelle condizioni originarie. Le iscrizioni sono in diverse lingua, dal Muscan all'arabico nabateo, ma anche in greco e in arabo. L'area è anche ricca di risorse archeologiche non ancora scavate. Il luogo è la più antica stazione di pedaggio su un importante percorso di carovane nel deserto, in cui i pozzi di Bìr Ḥima risalgono a 3000 anni fa e ancora producono acqua fresca». Il regno ha «una ricca eredità della civilizzazione umana», ha commentato il ministra arabo della Cultura, il principe Badr bin Abdullah bin Farhan Al Saud, accogliendo l'iscrizione del sito nella lista Unesco. «abbiamo fatto sforzi - ha detto - per farlo conoscere al mondo, che hanno dato i loro frutti». Il sito copre 557 chilometri quadrati.

 

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Il Mattino