«Ho paura a tornare a scuola», parla la prof finita all'ospedale dopo l'aggressione della mamma di un'alunna

"Ho paura a tornare a scuola", parla la prof finita all'ospedale dopo l'aggressione della mamma di un'alunna
«Vorrei tornare a svolgere il mio dovere, ma ho paura: sono stata minacciata e non ci sentiamo tutelati se qualcuno può entrare a scuola e raggiungere le classi come...

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«Vorrei tornare a svolgere il mio dovere, ma ho paura: sono stata minacciata e non ci sentiamo tutelati se qualcuno può entrare a scuola e raggiungere le classi come se niente fosse. Quell'aggressione è stata uno choc e mi sono affidata a uno specialista per superare il trauma».


A parlare è l'insegnante di scuola media picchiata dalla mamma di una sua alunna che voleva fargliela pagare per aver rimproverato la figlia. L'episodio è avvenuto qualche giorno fa a Bari, nell'istituto San Giovanni Bosco, nel quartiere Libertà.





Repubblica.it ha sentito la donna, finita in ospedale dopo aver accusato un malore in seguito all'aggressione: la madre dell'alunna è entrata a scuola, è salita al secondo piano e dopo essere entrata in classe ha rifilato uno schiaffo all'insegnante. Dopo l'aggressione, altre minacce: «Te la farò pagare, non la passerai liscia». L'episodio ha indotto la scuola a indire un consiglio d'istituto straordinario, durante il quale si è deciso di preparare un vademecum sulle giuste norme di comportamento da consegnare alle famiglie degli alunni. L'insegnante, intanto, potrebbe rientrare a scuola ma per il momento non se la sente.





«Sto cercando di capire come potermi tutelare: sono stata minacciata ed è evidente che la scuola non mi garantisce sicurezza. Mi sento a disagio e so che neanche gli alunni sono al sicuro: non è possibile che, invece di chiedere spiegazioni alla scuola in seguito a un rimprovero, si possa aggredire un'insegnante davanti ai suoi studenti» - spiega la docente - «Mi sono laureata, ho fatto un master, lavoro all'università come ricercatrice, ma non solo: parlo di informatica e alimentazione e agli alunni stranieri parlo in inglese. Quando stavo facendo lo schema del poligono stellare, l'alunna con disprezzo ha preso e se n'è andata dalla classe, io l'ho solo fatta rientrare e sono stata aggredita per questo. Questo quartiere è difficile, ma se una mamma non apprezza un'insegnante che vuole far apprendere tante cose ai suoi alunni, mantenendo l'ordine in classe, difficilmente potrà esserci emancipazione sociale per questi ragazzi».


L'amarezza traspare netta dalle parole della donna, che continua poi a sottolineare il problema della sicurezza a scuola: «Ormai note, lettere ai genitori e sospensioni non fanno né caldo né freddo alle famiglie. Quella ragazzina dice che l'ho picchiata, non è vero. La scuola perde credibilità se tutti possono entrare in classe a qualsiasi ora: poco prima di essere aggredita da quella mamma, un'altra era entrata durante la lezione per portare una fetta di torta al figlio. Rischiamo di perdere il senso dell'istituzione scolastica». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino