Rigopiano, un soccorritore: «L'hotel spalmato a terra, poche speranze di trovare qualcuno vivo»

Rigopiano, un soccorritore: «L'hotel spalmato a terra, poche speranze di trovare qualcuno vivo»
«Una roba da non credere, è stato scioccante, mai visto niente del genere. Temo ci siano poche speranze di ritrovarli in vita». Così, visibilmente...

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«Una roba da non credere, è stato scioccante, mai visto niente del genere. Temo ci siano poche speranze di ritrovarli in vita». Così, visibilmente provato, Cristian Labanti, l'operatore del Soccorso Alpino emiliano che insieme ad Agostino Zini, Daniele Nasci e Alessandro Tedeschi ieri notte è partito con gli sci dal versante aquilano del Gran Sasso alla volta dell'hotel Rigopiano di Farindola (Pescara), sommerso nel pomeriggio da una slavina. I quattro sono stati tra i primi ad arrivare all'alba. «Abbiamo compiuto piccoli sondaggi, ma ci siamo trovati di fronte un muro di neve e macerie».


«Una buona metà dell'edificio è stato spalmato dalla valanga in una avallata sottostante, l'altra metà era fatta di macerie con sopra la neve», ha aggiunto Luigi Piccirilli, del Soccorso Alpino abruzzese, di ritorno dalle operazioni in corso presso l'hotel. «Per noi è un caso molto difficile, anche perchè di solito siamo abituati a operare con la neve e non le macerie - ha aggiunto Piccirilli - La situazione è drammatica ma la speranza c'è sempre perchè anche in casi di valanghe per così dire normali ci sono stati dei salvataggi che potevano sembrare insperati».
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Il Mattino