Una zanzara «colpevole» per ora non si trova e un errore dei sanitari che l'hanno curata nemmeno, nonostante siano loro stessi a cercarlo. È questa la...
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Quattro pazienti in tutto con lo stesso tipo di malaria. Per Sofia è stata predisposta per domani l'autopsia, all'Istituto di medicina legale di Verona. Sono aperti infatti a Brescia e a Trento due fascicoli per omicidio colposo contro ignoti e il Nas dei carabinieri sta indagando, anche con l'acquisizione di materiale in ospedale a Trento, effettuata sia ieri che oggi, quando alla direzione sanitaria è giunta la comunicazione ufficiale dell'inchiesta. Quanto alla ricerca della causa del contagio per la bambina, che non era stata in Paesi dove sia presente la malaria, a Trento si è conclusa con esito negativo la raccolta delle trappole posizionate nel reparto: niente zanzare. Eseguita inoltre la disinfestazione dei locali di pediatria e domani i pazienti potranno farvi ritorno. Sono i medici dello stesso ospedale intanto a continuare a cercare una ragione del contagio. «Il parassita - dice Nunzia Di Palma, primaria di pediatria dell'ospedale di Trento - è risultato lo stesso, il Plasmodium falciparum, per la bimba e per le altre due, guarite, ma possono esserci diversi ceppi. Da appurare è quindi - spiega - se sia o meno lo stesso. Di questo si sta occupando l'Istituto superore di sanità, a cui per protocollo sono stati inviati i vetrini per le indagini molecolari, utili a individuare i ceppi».
Ma i tempi per i risultati, si è appreso, non saranno brevi.
Il Mattino