Uccide annegando i figli in bagno per paura di essere rimpatriata. Kula Pelima, 30 anni, ha ucciso il figlio neonato e il fratellino di 5 anni affogandoli nel bagno di casa...
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Secondo quanto riporta il Daily Mail, la donna, immigrata clandestina dalla Liberia, residente in Pennsylvania, aveva paura di essere rimpatriata. Appena una settimana prima del terribile delitto lei e il suo fidanzato erano stati chiamati per un controllo dal distretto dell'immigrazione e temendo che accadesse il peggio ha voluto risparmiare ai figli una vita disgraziata. Pelima viveva negli Usa da diversi anni ma il visto le era scaduto e aveva paura di dover tornare nel suo paese natale
La donna ha raccontato tutto alla polizia: ha spiegato di aver affogato prima il piccolo di 3 mesi, di aver afferrato poi il figlio più grande, che ha provato ad opporre resistenza, e di averlo poi gettato nella vasca. Scioccato il vicinato della donna che ha descritto la famiglia come un gruppo felice, i bimbi erano sempre sorridenti e ben curati, la stessa madre sembrava essere premurosa e amorevole nei loro confronti. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino